Reviews: SAT128
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Missa Mortvm are a band from Chile that plays a very raw and melodic form of occult black metal and this is a review f their 2015 album "Et Lux Perpetua Luceat Eis" which was released by Satanath Records.
Silent sounds start off the album before getting a little bit more avant garde and ritualistic along with some melodic chanting and after a minute the music goes into a very fast, raw and melodic black metal direction along with some blast beats and leads that utilize a great amount of melody and the vocals are high pitched screams.
At times the vocals get very deep and grim in sound along with all of the tracks being very long and epic in length and clean playing can also be heard in certain sections of the recording and you can hear a lot of 90's influences in the music while the songs still have a very modern atmosphere to them.
Throughout the recording you can hear a great mixture of slow, mid paced and fast parts and all of the musical instruments have a very powerful sound to them and some of the tracks also bring in bass leads and you can also hear a bit of the more darker side of death metal in the bands musical style and chants also make their return at times while some songs also bring in a brief use of clean playing and synths which also gives the recording more of an atmospheric and epic feeling.
Missa Mortvm plays a style of occult black metal that is very raw, atmospheric and melodic at times while also adding in a touch of dark and death metal to create a style of their own, the production sounds very dark and raw while the lyrics are written in Spanish and cover Spirtual Ascension and Wandering Spirits themes.
In my opinion Missa Mortvm are a very great sounding raw and melodic occult black metal band and if you are a fan of this musical genre, you should check out this album. RECOMMENDED TRACKS INCLUDE "Oh Bene Subtritus" and "Amissa Anima".
http://occultblackmetalzine.blogspot.ru/2015/10/missa-mortvmet-lux-perpetua-luceat.html
Band Cilena dei "Missa Mortvm" che debutta sul mercato con l'album "Et Lux Perpetua Luceat Eis..." per la "Satanath Records". Death Metal scuro con suoni suggestivi e ipnotici, tutto su cinque brani il cui sound csaturisce da un buon livello tecnico che regala forti emozioni con "Cantos Profanos", uno scream vocale di alto livello che tiene bene dall'inizio alla fine a discapito come quasi sempre succede di una lirica comprensibile."Oh bene subtritus" è la seconda traccia di questo EP dove una sezione ritmica triggerata fà da struttura portante. Buone anche le ripartenze che staccano e alleggeriscono il prodotto. "Caos Nocturno"porta "Et Lux Perpetua Luceat Eis..." a livelli veramente alti di adrenalina allo stato puro nonostante le chitarre per scelta tecnica non suonino a pieni giri così come "Amissa Anima" . "Ire Viam de Lumine" chiude l'Ep della formazione Cilena dopo un'intro d'atmosfera si chiude come si era aperti, decisi e incazzati. Signori questi sono i "Missa Mortvm".
Il Cile sa regalarmi sempre delle belle perle in campo black, thrash e death e pure questa volta non fa eccezione. I Missa Mortvm giungono al debutto su cd per la russa Satanath Records, con il loro black metal furibondo e algido, ma allo stesso tempo ipnotico. Figli del suono delle fredde terre del nord Europa (Dissection, Immortal, Mayhem, Darkthrone) i nostri in 5 pezzi frantumano in mille pezzi gran parte della concorrenza. Il loro suono è un vento gelido che vi spazzerà via la faccia, mentre le parti del vostro corpo andranno rapidamente in ipotermia. Il freddo che vi attanaglierà sarà così forte che rantolerete in cerca di un po’ di calore. Poveri illusi. Perchè i Missa Mortvm sono il gelo più assoluto: non c’è umanità alcuna in ciò che suonano. I pezzi sono delle mitragliate senza sosta, rotte solo da squarci melodici in cui voci eteree vi condurranno al nulla più assoluto. La voce è un grugnito informe, profondo e agghiacciante, capace di evocare i vostri incubi peggiori. I riff sono taglienti come una lama di ghiaccio, pronta a calarvi addosso facendo scempio del vostro corpo e colorando di rosso (il vostro sangue) il panorama glaciale nel quali sarete immersi. Basso e batteria sono inarrestabili, tritureranno le vostre ossa in minuscoli frammenti che poi verranno spazzati via dal vento. Sono precisi e chirurgici i Missa Mortvm, nel condurvi nella loro chiesa satanica, dove sarete abbracciati da una notte nera e profonda, in cui avverrà il sacrificio finale: il vostro. Hail Satan!
http://www.saladdaysmag.com/missa-mortvum-et-lux-perpetua-luceat-eis/
Missa Mortvm, très jeune groupe de la scène chilienne, sort cette année son premier requiem intitulé Et Lux Perpetua Luceat Eis... sur le label russe Satanath Records, où Raventale officie également dans l’ombre.
Comme pour Moon ou Lunar Mantra, je ne suis peut-être pas le mieux placé pour parler de cet album car Missa Mortvm joue dans du BM underground à la sauce occulte, mon style chouchou de cette année (si vous m’avez bien suivi dans mes délires). Ce faisant, mes oreilles sont très sensibles aux nouveaux opus du genre. Et force est de constater que les chiliens ne me facilitent pas la tâche dans ma désintoxication progressive à coup de Maître Gims.
En réalité, ils m’évitent la pire des tortures car Et Lux Perpetua Luceat Eis... est un bon album de BM occulte. Les variations atmosphériques sont magistrales, les passages crados mettent en appétit la bête ésotérique que je suis, et le tout nourrit l’âme d’un requiem célébrant l’ombre.
Si Et Lux Perpetua Luceat Eis... n’est pas non plus l’album le plus original du genre, il permet aux plus religieux d’entre vous d’apprécier un BM travaillé dans l’underground chilien, avec ses parties de guitares salement produites et la voix bien gutturale de Ots.
L’album est conduit d’un bout à l’autre par le concept antithétique et manichéen de la lumière et de l’ombre. La dernière piste, Ire Viam De Lumine, confirme cette intuition. La traduction la plus simple serait d’ailleurs « la colère provient de la lumière », ou métaphoriquement « la colère vient de Dieu ». Cette conclusion est d’ailleurs incontestablement la meilleure piste du requiem avec ses chants religieux, la batterie martelante, ses guitares entraînantes et sa mélodie élévatrice. Un vrai régal pour les fans du genre.
Allumez vos bougies, procrastinez-vous et lancez Et Lux Perpetua Luceat Eis... dans votre lecteur. Vous serez alors submergé d’un Black Metal occulte où la lumière pénètre dans les guitares pour vous offrir un requiem des plus exaltant.
http://auxportesdumetal.com/reviews/MissaMortvm/missamortvm-etluxperpetualuceateis.html
This one is sublime - hypnotic, majestic and ever so intriguing. Probably the best black metal band I've heard from South America in recent times.
From Chile, this is Missa Mortvm's first album but the band perfectly captures the sound and vibe it wants to propagate. Dark, hypnotic and strangely alluring, the music grows on you like a second skin, feeds on your emotions, and ultimately takes control of your thoughts and actions. Music this evocative is hard to come by, while also remaining occult in essence. It's difficult to put in words but for reference's sake, it sounds like a cross between Dissection and Aosoth. The early majesty of Dissection's painstaking tunes meets the darkness and atmospheric quality of the latter band, while using a template that's manually created to best justify the unique mixture of sound and imagination. Songwriting has never been better, having the quality to entrap your attention for the longest time. Simultaneously released by four labels, this is an important release whose quality has been universally appreciated by all those who've chanced upon it. Get completely mesmerized.
www.facebook.com/transcendingobscurity
“Et Lux Perpetua Luceat Eis…” è il classico disco che non ti aspetti. Una piccola label russa che ha sfornato dischi quasi solo a beneficio del mercato del suo paese e, per questo, è conosciuta solo da chi spulcia i cataloghi di etichette come la Solitude ed una band black metal cilena, formata da due persone (in realtà una one-man band più un bassista) che non hanno neanche la classica militanza in una dozzina di altri gruppi, tipica dell’underground black: cosa potrà mai uscirne ? Con un cantico lugubre e malato, accompagnato da un tamburo ed uno sbattere di oggetti, il disco si apre subito in un modo che non si può ignorare, l’atmosfera è tetra e perniciosa e dopo poco meno di due minuti esplode in un black metal furioso, dal riffing evocativo e mortifero. Le liriche, tra latino e spagnolo, creano un mood particolare, mentre i Missa Mortvm (questo il nome della band) seguono un intricato percorso, fatto di drumming veloce ed ossessivo, uno scream graffiante e potente ed un sound di chitarra sulla falsariga della vecchia scuola norvegese. Ed in effetti questo disco sembra proprio essere permeato da quella magia nera, da quell’ispirazione notturna che risulta ormai così difficile da trovare. Così, con melodie che ricordano vagamente i primissimi Emperor, si conclude “Cantos Profanos”, ma i blackster cileni non ci lasciano tregua e la seconda track parte subito violenta e tirata, e lo stupore cresce con la consapevolezza che i Missa Mortem non sono una band che ha azzeccato un pezzo e ci ha costruito sopra un disco. Se lo stile rimane immutato, infatti, la qualità quasi cresce, acquisendo una nera maestosità, un incedere quasi epico che ci porta nel regno dei morti. Le canzoni che formano questo disco sono composte in modo diretto ma non certo banale; i Nostri hanno dalla loro capacità ed una notevolissima conoscenza del genere (lo si capisce da come sanno “sfruttare” gli accorgimenti usati da band molto più esperte). Così, mentre un velocissimo black metal procede impietoso su di noi, un coro funereo vi si sovrappone e ci accompagna fino alla fine di “Oh Bene Subritus…”. Un altro riff che pare strappato dalla scandinavia di metà anni Novanta apre poi “Caos Nocturno”, che vede due voci in scream e growl sovrapporsi nel dipanarsi del cantato. Questa volta la band preme ancora di più sull’acceleratore e punta su potenza e “tiro”, regalandoci quello che sembra il pezzo più grezzo (in senso positivo) di tutto il disco, un pezzo che ci lascia respiro nel mezzo con un arpeggio che si trasforma in un riff al sovrapporsi della voce, un’atmosfera che ci ricorda gli esordi di un certo sound svedese (Lord Belial e Setherial per intenderci), poi un cambio repentino torna alla potenza con cui il pezzo si è aperto. Le melodie che aprono “Amissa Anima”, invece, sono di quelle che si imprimono in mente e rappresentano ancora una volta un mondo di morte e oscurità notturna. La capacità che sembra avere questa band di creare riff black metal è impressionante, e farete fatica a trovare una melodia brutta o anche solo scontata in questo disco. Intendiamoci: se cercate l’originalità, se per voi black metal vuol dire Arcturus o (ultimi) Enslaved, allora statene alla larga. Qui non c’è niente di “progressive” o “avant-garde”, qui c’è passione, cuore nero votato al metal più nero ed oltranzista, quello che sa dipingere scenari oscuri e terrorizzanti. Siamo quasi alla fine, ormai, quando “Ire Viam De Lumine”, aperta da tastiere e cori, ci riporta alle atmosfere con cui si è aperto il disco, ma è solo un momento. OTS e AJ ci riportano subito nelle viscere dell’oltretomba con l’ennesimo riffing magistrale che, ormai, non ci stupisce neanche più: i cori malati e perversi che accompagnano il pezzo ed introducono lo scream fanno da contraltare alla seconda parte che gioca tutto su una melodia quasi folkeggiante, che si trasforma nella conclusione tiratissima ed accompagnata ancora dai cori sepolcrali che, nella fine del disco, si aprono quasi a lasciar trasparire un minimo di luce e speranza solo per poi essere richiusi dallo scream violento e blasfemo che conclude il disco. “Et Lux Perpetua Luceat Eis…” si può descrivere solo come uno splendido disco di black metal, e tutta questa recensione può risolversi in questa affermazione. Un esordio clamoroso, che può portarci solo a sperare che una nefanda luce perpetua continui a risplendere sui Missa Mortvm.
http://metalitalia.com/album/missa-mortvm-et-lux-perpetua-luceat-eis%E2%80%8B-%E2%80%8B-%E2%80%8B/
As far as black metal goes, this band from Chile know their stuff. MISSA MORTVM’S début album ET LUX PERPETUA LUCEAT EIS... is a glowing and excellent representation of what is so fun about down to earth, straight forward black metal. This album was released in august with a limited edition CD print. It has been scoring fairly high with fans and reviews, now it is time to see what I thought of it.
Well I can safely say that I down right loved this album. I really enjoyed the frantic pace of this forty minute record as it chopped and changed between some epic heavy riffs, haunting melodies and some serious fierce drumming. This is a very well made album that has a fair amount of character and skill. There is a good number of quality songs on here that will amuse fans of black metal. The production side of it is not perfect but it is more then adequate for this kind of music. The final mix gives the band a nice rough edge to them that is quite popular in the black metal genre for pretty obvious reasons.
I can’t imagine many black metal fans arguing with songs like, AMISSA ANIMA, CANTOS PROFANOS and OH BENE SUBTRITUS. The striking classic IMMORTAL sound on IRE VIAM DE LUMINE strikes back to the band’s PURE HOLOCAUST days and is easily my favourite song on ET LUX PERPETUA LUCEAT EIS.... Despite the long track lengths, I think the songs are very well paced and only drag on by a few seconds on the longer numbers. Each song is over six minutes long and has a lot of chopping and changing between heavy and some melody. It keeps the songs from becoming dull and I think in that aspect, MISSA MORTVM have done a damn good job.
ET LUX PERPETUA LUCEAT EIS... is worthy of a mention to black metal fans as these kind of albums is what keeps the genre alive.
http://demonszone.com/albums/missa-mortvm/et-lux-perpetua-luceat-eis%E2%80%8B-%E2%80%8B-%E2%80%8B/
Over the past few months, I've been working on reviews for the Russian label Satanath. Before I started this website, I had never heard of them or any of the bands on their roster, which really is a shame. Many of these bands deserve a bigger exposure. People should be waiting for these albums in stead of the new Behemoth or Cradle Of Filth. Furthermore, people should start checking for extreme music across the oceans, as well as on the old continent. Good music is everywhere and should not be ignored.
Missa Mortvm is one of those bands who definitely deserve better. Hailing from Santiago, Chile, this band comes up with five lengthy songs, loaded with black metal and influenced by all kinds of extreme music. In a way it's even hard to make out if they are a traditional black metal band or one of the now popular post-black metal acts. In Missa Mortvm's music, there's both, along with some death and doom. Beyond all categorising, fact remains that this is a massive wall-of-sound, and quite a brilliant one too.
The album opens with 'Cantos Profanos', which starts out as a dark ambient track and quickly evolves into a blast beat loaded blackened vehicle of noise and screams. However, and that's Missa Mortvm's strongest aspect, they add plenty of variation, both in tempo and vocal range. The music is dynamic, intense and comes with a lot of energy, just the way I like it. 'Oh Bene Subtritus', even delves a bit into the whole black 'n' roll scene, which again is pretty damn awesome. And the other three songs? Well, they're just as massive and stunning as the previous ones.
Of all the Satanath releases I've reviewed so far, I think this is one of my favorites. It definitely is one of my favorite black metal albums this year. Well-varied, intense, bleak, heavy and energetic. I'm quite sure that this stuff will make up for some stunning live performances, so I can only hope that these guys will one day come over to Europe and show some of the bands here how it's done...
http://www.merchantsofair.com/reviews/missa-mortvm-et-lux-perpetua-luceat-eis
La fredda tempesta di gelido vento del nord, che si formo all’inizio degli anni novanta nelle terre scandinave, per portare il verbo di satana in tutta Europa, ha attraversato l’oceano, raggiungendo le coste del Sudamerica e, più precisamente il Cile, terra di metal estremo e in questo caso di black metal old school.
I Missa Mortvm, attivi dal 2011, arrivano al debutto per la Satanath Records con questo oscuro e diabolico esempio di black metal, di chiara ispirazione nord europea, raccogliendo, con le sue mani sporche di sangue l’eredità dei demoni nordici.
Sangue di anime, portate via alla luce e date in pasto al maligno, nella più profonda oscurità, destinate a soffrire per l’eternità, dilaniate dall’oppressione del signore del male.
Et Lux Perpetua Luceat Eis… farà la gioia di quei black metallers ancora posseduti dal demone che portò gruppi come Darkthrone, Mayhem e Dissection a scrivere musica per il demonio, senza compromessi, colmo di un’aurea malvagia, estremo e devastante come il vento freddo che porta ere oscure, melodico nel senso più terrificante del termine, dove per melodie si evincono, atmosfere di puro terrore, in uno tsunami di musica nera e glaciale.
Sezione ritmica che spazza via ogni cosa, aiutata da chitarre che formano una tregenda di suoni, scream diabolico e sinistro, attimi dove cori declamatori e arpeggi che arrivano direttamente da buie celle, dove da secoli gli scrivani del demonio incidono col sangue sullo spartito le note che formano la colonna sonora per il regno dei morti, aprono voragini per la salita sulla terra di tutte le anime nere, raccolte nel buio castello dove i Missa Mortvm stanno per cominciare il loro rito funesto.
Sei brani lunghi, articolati, strutturati su quello che è il black metal classico, con il finale lasciato a due songs di una bellezza ipnotica, Amissa Anima e Ire Viam de Lumine, che vi accompagneranno lungo il corridoio raffigurato nella copertina dove, aldilà della porta, vi aspettano la morte e secoli di dannazione, con la vostra anima imprigionata in un limbo infernaleaccompagnati solo dalle note oscure della musica dei Missa Mortvm.
http://www.iyezine.com/missa-mortvm-et-lux-perpetua-luceat-eis
Missa Mortvm ist eine Black Metal-Band aus Chile, die erst seit 2011 aktiv ist und nun ihr erstes Lebenszeichen überhaupt ans Licht der Welt bringt. Das Album, das zwar nur fünf Songs enthält, aber über vierzig Minuten dauert, erschien Anfang 2015 nur digital, jetzt folgt endlich der physische Tonträger auf CD. Unheimliche, düstere Intros und cleane Gitarrenpassagen ummanteln dieses finstere Gebräu, das sowohl doomige, als auch schnelle Passagen, knackige Riffs wie hypnotische, melodische Gitarren, heiseren Kreischgesang wie tiefe, melodische Mönchschöre miteinander vereint. Auch eine gehörige Portion Death Metal schwingt hier mit. Und sie schaffen es spielend die Atmosphäre alter griechischer Kulthorden wie Varathron oder Septic Flesh zu erschaffen. Hier ist für jeden Düster Metaller etwas dabei. Alle Songs sind zwischen sechs und neu Minuten lang, abwechslungsreich und ausgefeilt. Trotzdem werden sie bei aller Melodieführung auch die „True“-Fraktion ansprechen, denn was Missa Mortvm hier auf CD gebannt haben, ist richtig böse, ohne durchweg schnell und brutal oder stellenweise kitschig zu sein. Vergleiche mit anderen Bands fallen mir schwer, da die Musik sehr facettenreich ist. Hut ab!
http://www.crossfire-metal.de/11880-0-MISSA-MORTVM--ET-LUX-PERPETUA-LUCEAT-EIS.html
Ever since I discovered Pentagram from Chile I’ve had an ear to the Chilean metal scene. But lately I’ve been losing touch with it so when MISSA MORTUM turned up I took extra notice. This is black metal in the more epic school. You get long songs that are broken up in different parts to add atmosphere to it. I have a sweet tooth for this kind of metal, whatever genre it might be, that paints a picture where you have to fill in the blanks. If you have ADD you might not find this that very exciting but I like it when the music allows you to totally lose yourself in it. And that I have found with this album.
http://battlehelm.com/reviews/missa-mortum-et-lux-perpetua-lucait-eis/
This week I have been impressed with this Chilean black metal band: the careful instrumentation and the great effort to give the guitar work identity and color, creativity and personality, are all traits that stand out. The rhythms sound great and all, but above the rhythms there is another element of melody, tremolo melody, that takes the songs further and higher. Moreover, there are other aspects of the guitar playing to notice, not just one type of melody. More will be discovered with additional listens.
The drummer puts on a veritable clinic on extreme metal drumming: when to do double bass for more effect; how to time the kicks to a particular melody or rhythm; how to vary the kicks to make them stand out when you are listening; how to do black metal blasting; when to blast, when not to; how to avoid monotony; how and when to utilize various parts of the drum set with imagination, so on and so forth.
When the above guitar and drums skills are joined with a feel for songwriting, that’s when things get really interesting. In this case, the effect is immediate and undeniable, if you are into black metal.
The vocals are not the shrieking type, which means that more people will like them, as the shrieking tends to irritate some people. The vocals are gruff, with some screams here and there. It is in this department, if anything, that I would have liked a bit more mishegas or unpredictability or more unleashing.
This band is a bit of a mystery because, apparently, this album is almost completely the work of a single person, except for the bass. Bandcamp says that Ots does everything, and AJ plays bass. In the live setting Ots does vocals and plays drums, while AJ plays bass and Marbas plays guitar. Anyway, this is not beginner black metal nor is it shlock black metal. Metal Archives says that this is the first album, so great things are on the horizon in the future if this not a one-off album.
http://metalbulletin.blogspot.ru/2015/12/missa-mortvm.html
Nach langer Zeit fällt mir mal wieder etwas aus Chile in die Griffel. Das Duo Missa Mortvm präsentiert mit vorliegendem Werk ihr aktuelles Debüt-Album, welches rasanten, aber atmosphärischen Black Metal liefert.
In der Tat ist "Et Lux Perpetua Luceat Eis..." ein kraftvolles - und wenn man bedenkt, dass es sich hier um eine Eigenproduktion handelt - wirklich gelungen atmosphärisch produziertes Album. Rau und doch doch nicht zu rau, und auch nicht zu sauber. Genau so sollte sich ein Machwerk aus dem Underground anhören. Zelebriert wird dabei ein etwas schnellerer Black Metal, der sehr düster gehalten ist und seinen okkulten Touch auch nicht zuletzt im recht heiser-gebrülltem Gesang ausdrückt, der mich eher an klassische Goat Metal-Kombos erinnert als alles andere (aber auch gewisse beschwörende Momente besitzt, in denen er an Gruppen wie Acherontas oder Hetroertzen denken lässt - wenn auch natürlich nicht auf deren vollkommenem Niveau). Es kommen dabei noch ein paar Sample- und Ambient-Spielereien hinzu, die sich wohl kaum vermeiden lassen und jetzt auch nicht überwiegend sondern eher als kurze kleine Zwischen-, End- und Anfangsparts dienen. Den absoluten Hammer bieten die beiden Mannen aber mit ihrem letzten Liedbeitrag "Ire Viam de Lumine", welcher eine düster-epische Hymne schwarzer Tonkunst darstellt.
Fazit:Insgesamt betrachtet für ein Debüt eine recht runde Sache. Hier wird besessen in Szene gesetzter Black Metal geboten, der sich klar durch seine düstere Atmosphäre von vergleichbaren Produktionen abhebt und ihn dadurch auch nicht zum Einheitsbrei verkommen lässt. Derzeit ist das Album nur in digitaler Version zu beziehen, und zwar über die bandeigene Bandcamp-Seite. Mit 7$ ist man dabei. Es lohnt sich auf jeden Fall! Wenn die Band diesen Stil noch weiter ausbaut und die Möglichkeit erhalten sollte, professioneller aufnehmen zu können, steht uns ganz klar ein neuer Hoffnungsträger des chilenischen Black Metals ins Haus!
Always cool to hear a black metal band that keeps it ‘black’ while adding atmosphere and melody. Chile’s Missa Mortvm practice occult black metal that has a distinctive Dissection flair, basking themselves in the olden, melodic days more akin to bands on the other side of the Atlantic Ocean. All five tracks have some length to them (the shortest is 6.5 minutes), but never feel bloated due to the sense of melody that the band uses to keep the listener’s attention. There’s still plenty of blasting and tremolo riffs to be heard, but Missa Mortvm is in no rush to get to the finish line and every move seems deliberate. Et Lux Perpetua Luceat Eis... is an album that is best taken in through the melodies that take you on a journey between blasts. It’s a trip worth taking.
http://deadrhetoric.com/features/november-2015-rapid-fires/
Leise und bedächtig beginnen die Chilenen den ersten Song „Cantos Profanos“ auf ihrem Debüt, doch dann lassen sie küppelnden Black Metal von der Leine, der neben seiner Raserei auch ein paar melodische Riff Läufe erkennen lässt und in Sachen Produktion total roh wie old school nordische Veröffentlichungen. Das über neun Minuten lange Stück hat aber nicht nur Raserei an Bord, sondern kommt mit teils akustischen, ruhigen und auch hymnisch atmosphärischen Passagen daher, so dass man immer an dem Track heften bleibt. Auch in „Oh Bene Subtritus...“ schafft es die Band, den Spagat aus Raserei und diabolischer Atmosphäre super hinzubekommen, lediglich der Sound dürfte für meinen Geschmack etwas mehr Power haben. Ohne Schnörkel bläst „Caos Nocturno“ sofort zum Angriff, das rast wie der Teufel und ist höchst aggressiv und auch hier ist danke der Double Bass und den atmosphärischen Parts viel Abwechslung geboten, während sich „Amissa Anima“ nach kurzem Mid Tempo voll in Geballer entfaltet, bevor auch hier die diabolischen Passagen Oberhand gewinnen. Danach wird gnadenlos weiter geholzt und mit „Ire Viam de Lumine“ setzen die Chilenen einen prachtvollen Schlusspunkt, der mit seinen hymnischen und getragenen Parts vollends überzeugt.
"Et pendant ce temps là, à Santiago du Chili"
Ca aurait pu commencer comme ça, comme dans un film au calembour exotique et décalé, et le pire, c'est que ça n'aurait pas été loin de la vérité...
Ah mais non je vous l'ai déjà faite celle là. Je radote. Veuillez m'excuser.
Mais bon, après tout, l'histoire commence aussi à Santiago, alors l'erreur est humaine. Sauf que cette fois ci, l'agression est évidente, et beaucoup plus...occulte. Sans aller jusqu'à parler du Palo Mayombe Mexicain (qui je le sais n'a rien à voir avec le Chili), la noirceur et les obsessions de MISSA MORTVM sont quand même bien ancrées dans une culture anti-cléricale assez peu représentée il est vrai sur le continent sud américain. Et c'est assez explicite, sans avoir besoin d'aller plus loin en avant dans l'oeuvre en elle même. La Messe pour les morts, Que la lumière perpétuelle luise pour eux, ce premier album des Chiliens est à peu près aussi éloigné du Requiem de Mozart que peut l'être un misanthrope de l'abnégation et du pardon.
De l'abnégation, Ots le principal meneur/créateur de MISSA MORTVM n'en fait pas preuve. Son Black Métal aux teintes modernes se contente de creuser encore plus la tombe de la mélodie et de l'harmonie, et gageons qu'il y jettera de même quelques illusions sur l'humanité et l'espoir. Ni Raw ni Lo-fi, mais pas non plus grandiloquent, Et Lux Perpetua Luceat Eis... malgré ses affinités latines n'est pas non plus proche du Dark lugubre d'ABRUPTUM, mais reste campé sur une position Occult Black des deux pieds. D'ailleurs les costumes de scène du groupe ne trompent personne, empruntant les codes de SUN O))) et du CELTIC FROST de la tournée Monotheist, pour une célébration en ténèbres majeures. Longs morceaux aux ambiances poisseuses et délétères, incantations vocales, progressions, digressions, tout l'univers du Black contemporain lourd et emphatique est revisité, avec quelques allusions au Doom de ci de là.
Cinq longs morceaux, pour une éthique qui ne dévie jamais. Blasts, longs segments écrasés par une double grosse caisse qui enserre le thorax dans une étreinte fatale, arabesques de guitares qui survolent le tout comme une envolée de corbeaux de mauvais augure...On attend la mise en terre, on prononce quelques sermons, et on pressent la putréfaction qui ne devrait plus tarder à s'activer. Chairs, robes, maggots in your coffin, et la longue nuit de recueillement peut commencer.
On baigne dans le "Chaos Nocturne" perturbé par des "Chants profanes", pendant que les "Ames Perdues" cherchent leur chemin, qu'elles finissent par trouver en "Suivant la Lumière". En gros, une célébration de la mort sous sa forme la plus classique pour un album qui se veut Requiem d'un style musical qui n'en finit plus de semer les graines de la désolation sur son passage.
Du Black certes mais enrichi, bénéficiant d'un enrobage mettant en valeur sa puissance lourde et noire comme le jais, et qui détache bien les mots de son discours funèbre pour que chacun trouve écho dans notre compréhension. Alors non, l'ensevelissement n'a rien de nouveau, c'est grave comme une tristesse d'adieu, mais suffisamment éloquent dans ses termes pour varier le propos sans tomber dans la paraphrase malheureuse. Vous pouvez rester tout du long, mais si une version succincte de l'affaire vous sied mieux, l'épique et violent "Amissa Amina" saura vous suffire puisqu'elle résume à elle seule toute la démarche. Vitesse, lourdeur, emphase, on sent une volonté de solennité indéniable, mais sans avoir recours à des effets cheap et systématiques. Tout est organisé autour d'un schéma musical classique, mais certaines parties de guitare inspirées, certains breaks atmosphériques rappellent même INCANTATION, sans vraiment le vouloir, et l'ambiance globale reste gelée comme un matin de deuil en hiver.
D'ailleurs le final en forme de renaissance/désincarnation se permet même une intro mélodique, avant une fois de plus de céder à la brutalité outrancière, mais sans en rajouter non plus. C'est d'ailleurs ce qui fait la force de ce premier album des Chiliens, qui parviennent à être envoûtants sans exagérer ni forcer le trait. Les choeurs désincarnés qui se perdent dans la nuit succèdent aux cris sourds et vibrants, les arpèges s'enchaînent aux riffs dignes d'Euronymous, et tout ceci garde une variété de ton sans perdre la cohésion de vue. Et surtout, sans sacrifier la puissance sur l'autel du nihilisme musical.
Un très bon album de Black Occulte, voilà ce qu'est Et Lux Perpetua Luceat Eis...A rapprocher de LUNAR MANTRA pour les inflexions orchestrales, et pour cette volonté d'insuffler un romantisme morbide à une structure très crue. Décidemment le Chili est une terre de contraste, mais je suis heureux de constater que les groupes locaux parviennent à faire entendre leur voix en dehors de leur pays d'origine. Cela dit, il n'est pas évident que MISSA MORTVM attire les âmes apaisées et favorise le tourisme...Mais les nuits sont belles en Amérique du Sud. Sauf que de temps à autres, une simple ballade peut se transformer en rituel de mort.
Alors prévoyez une bonne lampe de poche, et une bible, on ne sait jamais.
http://metaloddities.canalblog.com/archives/2015/11/25/32981927.html
Missa Mortvm is a black metal band from Chile and ‘Et Lux Perpetua Luceat Eis…’ is their first effort. They play black metal with a traditional approach in the instrumental department. This means raw tremolo picked riffs, simple but effective drums at usually quite fast tempos and the occasional melodic outburst. Bands like Naglfar, Mayhem and Dissection have scratched their marks into Missa Mortvm but also Drudkh’s repetitious character can be noticed. The vocals are not the usual screams, but consist of hoarse and airy growls more akin to death metal (it reminded me of Hecate Enthroned’s album ‘Kings Of Chaos’) or are sometimes Gregorian chants. Missa Mortvm is the kind of band you can’t really fault much because what they do isn’t necessarily bad, but on the other hand the material isn’t very memorable either. It’s simply there.
http://www.lordsofmetal.nl/en/reviews/view/id/31244
Ah, yes ... This album is just as delightful as I suspected.
After just having ignored two other albums from the same label, it feels nice to be able to enjoy and endorse another one. Having listened to black metal for 20 years in a row, you can probably call me a little bit picky.
Missa Mortvm is a Chilean duo, and Et Lux Perpetua Luceat Eis... is actually the band's dйbut. The band focuses on moods, both the melancholic, the gloomy and the proud and stand tall atmospheres. Thankfully, that doesn't mean that the other factors of the music takes second place.
Of course you can't compare this album with the genre's classics, but even though the album can't be said to be mandatory, and each and every one of the 41.5 minutes doesn't feel as necessary, this is still a dark and dreary album that can provide peace of mind for dark souls in a godforsaken winters night. I like this!
http://www.gorger.org/english/2015/2015-necrology.htm#Gorger12
Actually Missa Mortvm were formed almost five years ago, but Et Lux Perpetua Luceat Est isn’t but this Chilean band’s first official release. The album was initially released independently the digital way in very, very, very early 2015, and then pressed on CD in order to get released via the unholy trinity Satanath Records, Sphera Noctis Records and Darzamadicus Records (a co-operation that appeared before in other constellations). It consists of five pretty lengthy tracks (from six to ten minutes) and it comes with great artwork; but that isn’t but undersigned’s personal opinion, and since it has nothing to do with the sonic side of this review…
Et Lux Perpetua Luceat Est takes off with the ten-minute track Cantos Profanos, starting with a cold and creepy introduction. But when the duo (main instrumentalist & singer [(1)] OTS and bassist AJ) start ‘performing’, I am truly impressed. Missa Mortvm create an extremely oppressive, massive form of Black Metal, rather slow-paced and atmospheric, with inclusion of fast and epic outbursts, hints of dissonant Post-Black majesty, drenched in abyssal spheres, and full of surprises. The latter has to do with the many changes in structure, the great intermezzos, the fabulous execution of well-written pieces, and last but not least the cool production.
[(1) vocals: lyrics written and ‘sung’ in their mother tongue, Spanish]
That first song isn’t a coincidence, for all pieces are comparable in persuasion and conviction. The better part is based on somewhat traditional, slightly Nordic-styled structures, epic and victorious, fearless and straight-forward. But at the same time there are so many subtleties that give that little ‘extra’ to the whole experience. Every single composition is a creative combination of tradition and originality, of power and craftsmanship, of rhythm and melody. And as mentioned before, the variation in speed, approach and melody within each single song makes all of them necessary creations.
But it’s not the variation ‘within’ each track that is remarkable; the different pieces too do differ quite a lot from each other, though being based on a coherent identity. Ire Viam De Lumine, for example, is more thrashing and grotesque, while Cantos Profanos has an atmosphere even denser than any other track, while Oh Bene Subtritus, then again, is based on epic structures rather than ritual ones, and so on…
A surplus too is the vocal differentiation of OTS. Sometimes he screams like a servant from Hell, then again like an adept of the most suffocating Morbid Death trend. But within the whole mix, despite being on the foreground for sure, those vocal lines do not overpower the instrumentation. Every element has its own role to play, creating a fabulous symbiosis that, eventually, defines the majesty of Et Lux Perpetua Luceat Est. it’s every detail that makes this whole experience a great journey.
http://www.concreteweb.be/reviews/missa-mortvm
Leise und bedächtig beginnen die Chilenen den ersten Song „Cantos Profanos“ auf ihrem Debüt, doch dann lassen sie küppelnden Black Metal von der Leine, der neben seiner Raserei auch ein paar melodische Riff Läufe erkennen lässt und in Sachen Produktion total roh wie old school nordische Veröffentlichungen. Das über neun Minuten lange Stück hat aber nicht nur Raserei an Bord, sondern kommt mit teils akustischen, ruhigen und auch hymnisch atmosphärischen Passagen daher, so dass man immer an dem Track heften bleibt. Auch in „Oh Bene Subtritus...“ schafft es die Band, den Spagat aus Raserei und diabolischer Atmosphäre super hinzubekommen, lediglich der Sound dürfte für meinen Geschmack etwas mehr Power haben. Ohne Schnörkel bläst „Caos Nocturno“ sofort zum Angriff, das rast wie der Teufel und ist höchst aggressiv und auch hier ist danke der Double Bass und den atmosphärischen Parts viel Abwechslung geboten, während sich „Amissa Anima“ nach kurzem Mid Tempo voll in Geballer entfaltet, bevor auch hier die diabolischen Passagen Oberhand gewinnen. Danach wird gnadenlos weiter geholzt und mit „Ire Viam de Lumine“ setzen die Chilenen einen prachtvollen Schlusspunkt, der mit seinen hymnischen und getragenen Parts vollends überzeugt.
Zwar sind bei der Länge der Songs zwar einige langatmige Parts nicht zu vermeiden, aber das ist nur geringfügig, so dass man diesem hämmernden Werk locker 7,7 von 10 Punkten verabreichen kann.
Il Black Metal è un genere assai sfaccettato. A volte si tende ad integrare sotto questa denominazione di tutto e di più, spesso cercando di far coincidere intenti e visioni concettualmente simili, ma musicalmente distanti tra loro. Non è il caso dei nostri Missa Mortvm che con “Et Lux Perpetua Luceat Eis...”sanno esattamente cosa significa fare Black Metal e lo fanno nella più totale devozione alla Fiamma Nera e al Male, quello della dannazione e perdizione.
Il loro debutto su disco ci fa pensare che il Cile non sia propriamente un accogliente e caloroso paese dell'America Latina, ma una succursale della diabolica e gelida Scandinavia. In circa 41 minuti, i nostri, suddividono le loro preghiere al maligno su cinque tracce, tutte cantate in lingua madre, che ci fanno capire che l'oscurità non è lontana dal rivendicare il suo legittimo trono sulla terra.
Lo stile proposto è il Black Metal primigenio e ferale, Dissection, Mayhem, DarkThrone, primi Marduk e chi più ne ha più ne metta. La band capitanata da Ots, polistrumentista in tutti i ruoli fuorchè al basso, pilotato in questo caso da AJ, si avvale dal vivo anche di due chitarre come session ed ha una notevole attività live, volta a promuovere al meglio “Et Lux Perpetua Luceat Eis...”. E potrei fermarmi tranquillamente qui.
Non me ne vogliano i puristi di un certo modo di intendere il Black metal, ma qui l'approssimazione in fase di registrazione riesce ad invalidare molto la proposta dei Missa Mortvm. A parte la voce, che appare in primo piano in ogni traccia, il resto spesso risulta di difficile interpretazione a causa di alcune scelte discutibili in fase di realizzazione. Per esperienza diretta, basta molto poco a rendere l'amalgama del lavoro un caos organizzato, questo a discapito della fruizione in toto della proposta. Alcuni frangenti sono molto interessanti, pregevole l'intento di rendere la trama variegata con stacchi evocativi e spesso veri e propri inni vocali in pulito diretti al Nero Signore, ma vuoi la registrazione, vuoi la prolissità delle canzoni (alcuni pezzi arrivano quasi a dieci minuti), risulta difficile arrivare alla fine del lavoro senza una certo senso di stanchezza e di appiattimento generale.
La batterie sono ridotte al minimo per quanto riguarda la dinamica, i pezzi sembrano avere differenti mix, dato che i suoni di chitarra si scuriscono da una traccia all'altra e rendendo il tutto decisamente poco incisivo. Poi una cosa che ho notato è l'uso eccessivo del riverbero, onnipresente su ogni singolo strumento, come se fossimo in una caverna o in una cattedrale. Abbiate pietà, capisco che è l'opera prima, ma proprio per questo motivo resta il biglietto da visita più rappresentativo per una band al giorno d'oggi, quindi meglio sarà realizzato, maggiore il feedback sarà positivo, il che non è poco ai giorni nostri. Voglio capire che la provenienza da un paese che sicuramente non ha un grande background di musica estrema, inevitabilmente implica che alcune scelte di suoni a noi risultino datate, ma purtroppo il mercato globale impone standard elevati, e che sia questo un pregio o un difetto, resta la realtà oggettiva dei fatti.
Riassumendo, “Et Lux Perpetua Luceat Eis...” è un prodotto sicuramente migliorabile, ma che ha tra i suoi pregi l'onestà di chi suona un Black Metal diretto, raw e senza compromessi, e come tale sicuramente troverà un suo perché tra i seguaci dell'ortodossia tout-court.
Mi spiace solo perché, a mio avviso, una maggiore cura in fase di registrazione avrebbe reso il debutto dei Missa Morvtm un evento maggiormente appetibile su più fronti, e non solo per un'esigua minoranza. Nulla toglie che le idee e la voglia di fare ci sono. Quindi attendiamo fiduciosi la prossima prova.
Chilean black metal band realised the album.That is a true black metal album in every possible way.
On the album it can be heard the influence of atmospheric and ambient music, and also in one of the songs it can be heard the ritual music, all of this is integrated phenomenally and awesome with the hole album.
The tehnical compliance is very good, acoustic is great and the production is solid.The vocal is very interesting, i'ts black death metal vocal in blackened death metal style,it’s awesome and specific in it’s own way.
This album will take to a place of darkness,coldness,death,ocultism,depression.
Missa Mortum is anonymos band that desirves a lot of attention of public and listeners.This band is a real dark and evil black metal band, with unholy evil music at it’s best.
http://demonreports.tumblr.com/post/138656474983/album-reviewunderground-of-metalmissa-mortem-et
Uit de stal van Satanath Records komt Missa Mortvm, een Chileense band die black metal speelt met een melodieuze en occulte inslag. Et Lux Perpetua Luceat Eis… is het debuutalbum van de band, die slechts enkele jaren bestaat. Vijf nummers met veel dynamiek, riffs en een chaotische doch gerichte atmosfeer, waar een aantal blackmetalfans het warm van zullen krijgen.
Cantos Profanos wordt ingeluid met een intro bestaande uit de zang van een monnikenkoor, waarna het nummer losbarst met zwart geweld. Wat vanaf het begin opvalt, is de chaotische atmosfeer, die vooral ontstaat uit de productie. De gitaar wisselt meestal af tussen ijzige riffs en desolaat getokkel en wordt ondersteund door een borende bas. De afstelling van die bas en de lagere regionen van het gitaarwerk zorgt voor de chaos op dit album. Verkeerd is het niet, want het draagt bij aan de beklemmende atmosfeer.
De band wisselt tussen qua riffs sterk af en hoewel deze bij lange na niet allemaal geslaagd zijn, is er toch een sterke cohesie binnen het hele album. Het geluid klontert mooi samen tot een besluierende waas van occulte herrie, waar met een redelijk lage brul (voor black metal dan) overheen wordt geschreeuwd. De drums ondersteunen de nummers goed, al erger ik me wel aan de triggers van de basdrum. Om het album wat samen te binden zijn samples aangebracht van bijvoorbeeld lage, echoënde trompetten. Die samples geven net een beetje extra aan het geheel en leveren een aanzienlijke portie atmosfeer.
Et Lux Perpetua Luceat Eis… is zeker niet zonder minpunten, maar al met al is het een aardig debuut voor Missa Mortvm. Als de band wat weet te schaven aan de riffs en de chaos een tikje zou kunnen verminderen, ben ik geïnteresseerd om te horen waar de band in de toekomst mee zal komen. Voor liefhebbers van melodieuze black metal met een zwarte, occulte atmosfeer.
http://www.zwaremetalen.com/recensie/33866/Missa-Mortvm-Et-Lux-Perpetua-Luceat-Eis.html
A chilei Nebiros Sad, művésznevén Ots megingathatatlan vágyat érzett arra, hogy dallamos, északi fertővel átitatott black metalt játszhasson, mindezért beszállt több, eddig nem sokat felmutató zenekarba, mint például a Funeralis (nem, ez nem funeral doom projekt) vagy a Gates Of Tyrant. Az itt megismert cimborákkal 2011-ben saját projektbe is fogott Missa Mortum címmel, de mivel a kollégáknak egyéb elfoglaltságai akadtak (templomgyújtogatás vagy 4 műszak, ez rejtély marad), így egymagára hagyatkozva készítette el az első nagylemezt, ami a nevéhez fűződik. Segítőnek egyedül AJ. maradt mellette, aki basszusgitáron segítette Ots törekvéseit a black metal színtéren. Kettőjük munkájának köszönhető tehát a tavalyi Et Lux Perpetua Luceat Eis… c. kiadvány, amit most mit sem sejtve, vidáman fütyörészve adott át a postás bácsi… A misztikus borító és a nyitó hangok azonban rögtön nyilvánvalóvá tették, hogy egy dologra nem fütyülnek a chilei srácok: a hagyományokra. A hangulatra semmiképp nem lehet panaszunk az albumot hallgatva, az alagút végén a borítóval ellentétben nem biztos, hogy mi is megláthatjuk a fényt.
A lemezen hosszú dalszerkezetek foglalják magukba, amit a két zenész a dallamos, depresszív, okkultista metalról elképzel. Bő 42 percben váltogatják egymást a robbanások, atmoszférikus elszállások, rituálékhoz is elképzelhető gonosz riffek és témák, amik nagyon fontos szerepet kapnak a játékidőben. Ots éneke számomra nagyon szimpatikus, mert nem a magas hangú, sikítós károgást erőlteti, legtöbbször inkább a death metalos hörgést részesíti előnyben és ezt vegyíti egy egyszerű károgással, időnként pedig foszlányos, óvatos tiszta énekkel, aminek köszönhetően egy kis epikusság is bekúszik zenei világukba. A kiadvány legnagyobb erőssége mégis a folyamatosan változó, időnként megfelelő arányban monoton gitárjáték, amit Ots nagyon jó érzékkel adagol és alakít minden dalban, így messze űzve az unalom gőgős démonait, ugyanúgy működnek a finom akusztikus részek is, mint a gyors, ősi tűzzel táplált halálosztó gépezetek. Nem beszélve a hangulatos, szintén érzékkel adagolt szólókról, amiket tényleg csak akkor szeretek egy-egy black metal lemezen, ha van létjogosultsága, nem pedig csak az időhúzást, díszítgetést szolgálja.
A kiadvány egyébként egy igazi rémálom kritikus szemmel: mind az öt szerzemény egységes színvonalon mozog, egyaránt tud izgalmas és érdekes lenni a maga módján, így azonban kiemelkedő dalokról már nem lehet írni. Az utolsó két dal talán nyersebb, zsigeribb az első háromnál, de ugyanolyan élvezetesek tudnak lenni és legalább monotonná sem válik a lemez. Összességében egy erős bemutatkozásra fizet be, akihez közel áll a műfaj, veszíteni valója nincs, még akkor sem, ha nagy újdonságokat nem is fedez fel. Remélhetőleg Ots vágyakozása továbbra is megmarad a sötétség iránt és a lemez nem marad folytatás nélkül, mert stabil ponttá válhatnak a chilei black metal színtéren, amivel érdemes közelebbről is megismerkedni.
http://www.femforgacs.hu/kritika/3478/Missa_Mortum_Et_Lux_Perpetua_Luceat_Eis_2015
Nuovo esordio sulle pagine aristocratiche con i cileni Missa Mortum, o Mortvm, alla latina (la «messa dei morti»). Il duo di Santiago si spartisce i ruoli in modo abbastanza inconsueto, lasciando ad AJ le quattro corde e al venticinquenne Ots tutto il resto, andando a completare la formazione con membri aggiuntivi in occasione delle esibizioni dal vivo. Tolta questa peculiarità, l'operato dei Nostri è un black metal di matrice melodica quanto mai canonico e quanto mai piacevole.
L'ennesimo caso di come un disco di genere possa sorprendere per la sua efficacia, "Et Lux Perpetua Luceat Eis..." è un lavoro tanto semplice quanto dannatamente azzeccato: dopo qualche secondo di introduzione, parte a cento all'ora e finisce a cento all'ora, disseminando giusto qualche rallentamento qua e là, senza mai deviare e, soprattutto, senza mai sbagliare. L'unico, incomprensibile scivolone è il palese cambio di volume tra le registrazioni di "Caos Nocturno" e di "Amissa Anima", molto probabilmente qualcosa è andato storto in fase di produzione e la parte finale dell'album perde un po' in potenza, ma non è niente di irreparabile. Cinque brani dalla discreta lunghezza, tutti tra i sei e i nove minuti, che al loro interno racchiudono oscurità, orrori e tormento. Nessuna velleità né piglio letterario, a parte l'ormai storicamente accettato latinorum dei titoli, che prudentemente i Missa Mortvm non si arrischiano a usare nei testi, lasciati completamente in lingua madre. Qui dentro ci sono solo la furia e la rabbia delle origini, unite a un'imponente dose di melodie che su tutte fanno capo alla scuola svedese.
L'illustrazione di copertina dice tutto ciò che serve sulla musica dei Cileni, che corredano il libretto (rigorosamente bianco e nero) di corpi avvolti in sudari, oscure navate e persino un mai troppo citato Lucifero che precipita negli abissi. Insomma, sembra di essere tornati ai primi anni '90, ed "Et Lux Perpetua Luceat Eis..." è un altro degli innumerevoli figli illegittimi di Marduk, Dark Funeral e compagni.
Qualche coro funereo, qualche tastiera, ma soprattutto un sacco di riff e di blast beat e di disprezzo e di Satana. Per i feticisti del metallo nero, sicuramente, ma un esordio con le palle cubiche. Bello. Bravi.
http://www.aristocraziawebzine.com/recensioni/7523-missa-mortvm-et-lux-perpetua-luceat-eis
This is a great piece of darkness coming from Santiago, Chile. It’s nothing less than a debut full length album forged in misanthropic and destructive black metal, highly influenced by Nordic old sound.
Actually, the main mastermind is a guy called Ots, who composed all music, with good roots and knowledge in the most infernal side of the genre. This is a band that has live musicians from other great bands like Gates of Tyrant, Necrodaemon, Funeralis, etc. and recovers the essence of black metal music with excellent guitar riffs, holocaustic sections and good doses of chaos. Actually, everything is tied by excellent musical arrangements, but this dark entity reinterpreted the obscurity in music, and added sinister lines with high octane guitar riffs. Did I mentioned, all lyrics are sung in Spanish? This new born beast has black blood in the veins and for now, it is one of my favourites from South American black metal scene. It’s highly recommended for those who are looking for authentic gems in underground metal scene.
Nedávno jsem v recenzi představil novinkové album okultních black metalistů ANCIENT MOON a ve stejném režimu budu pokračovat i nyní. S prvotinou se totiž o slovo velmi vehementně přihlásili Chilané MISSA MORTVM, a přestože se jedná o kapelu (či projekt?) teprve začínající, dokáže na sebe dvojice hudebníků upoutat pozornost hned v několika rovinách. Tou první, nehudební, je rozhodně vkusně vypadající image, jež byla mimo jiné vetknuta i do finálního produktu „Et Lux Perpetua Luceat Eis…“.
Možná jsou to pro většinu posluchačů věci absolutně nepodstatné, ovšem mě osobně doslova učarovalo do puntíku propracované logo a v neposlední řadě i potisk disku, po jehož obvodu jsou vyobrazeny ruce s dotýkajícími se malíčky (viz. obrázek). Ano, každý správný fanda duchařských filmů moc dobře ví, co tato symbolika znamená. Jo, takový dost možná i zbytečný detail, ale musím konstatovat, že potěší! Není nic hezčího, než zasouvat do přehrávače krásně vypadající CD! Naštěstí ale nejen tyto „vedlejší“ faktory, mají v komplexním výsledku svou váhu! MISSA MORTVM se překvapivě prezentují velice vkusnou a hodnotnou formou black metalu, která má hodně společného se současnou „černou frakcí“ z Francie, neboť jednotlivé kompozice nabízejí spoustu bizarních, ovšem naprosto účelných odskoků – pochopitelně v rámci žánru. Určitým znakem nahrávky je pak bezesporu zvuková neotesanost, ovšem ve srovnání s výše uvedenými ANCIENT MOON se stále jedná o hudbu z Rajské zahrady (fuj!)
Obecně je však cítit, že „Et Lux Perpetua Luceat Eis..“ je produktem metalového podzemí, a pokud by snad měl být zvuk civilnější, zřejmě by nahrávka ztratila své mystické kouzlo. Ostatně na atmosféru hudby sázejí Chilané v prvé řadě. Vždyť všech pět skladeb pojí jakýsi „obřadní charakter“… Ovšem nejedná se jen o neprostupnou černou řež, jak by se na první dojem mohlo zdát. MUST MORTVM dokáží i patřičně zvolnit a tu a tam jsou schopni zařadit i nějakou tu melodickou mezihru (asi nejvíce jich je ke slyšení v kompozici „Caos Nocturno“) ani nechybějí ani temně laděná preludia, jejichž teplota dosahuje stupně ambientu. Milovníkům jinakostí jistě poslouží k dobru i skutečnost v souvislosti s používáním mateřského jazyka, čímž tento „rituál“ získává další plusový bod k dobru.
„Et Lux Perpetua Luceat Eis..“ sice není nahrávkou výjimečnou a rozhodně ne zcela originální. Provedení a síla příběhu je však natolik přesvědčivá, že dokáže do svého nitra zlákat nejednoho hudebního dobrodruha. Alespoň jsem o tom přesvědčen. Chilané se za svůj premiérový vstup do mezinárodního undergroundu nemusejí vůbec stydět. Snad i další pokračování bude v jejich podání alespoň takto výrazné. Budu za Vás hřešit!
Out of nowhere MISSA MORTVM released a brilliant Black Metal album. The band from Chile was founded in 2011 and they have not released any outputs prior to "Et Lux Perpetua Luceat Eis...". The atmosphere of the five songs is raw and eerie (some may call it occult), reminding me of what Black Metal once was intended to be. A highlight are the versatile vocals, ranging from gnarling and growls over screams to chanting. The tempo is varied very often, the rhythm changes are happening very nonchalant. Difficult to describe, but you simply get the feeling that there must be a tempo change right now and then it happens. Once gain supreme songwriting wins the game. Regarding the sound the band tries to evoke the old school feeling without sounding like a feeble rehearsal room recording. This difficult task is solved to my utmost satisfaction. Many influences can be heard on the guitar work, but two countries are prevailing: Norway and Germany. Notorious bands like EMPEROR and SATYRICON but also dominant traces of LUNAR AURORA, DRAUTRAN and NAGELFAR.
http://www.voicesfromthedarkside.de/Albums-EPs-Demos/M/MISSA-MORTVM--10634.html
Este es uno de esos discos a los cuales uno no les puede objetar nada en aspectos puntuales: ejecución y producción del trabajo. En esos dos aspectos, el debut discográfico del dúo procedente de la capital nacional chilena (Santiago) es impecable, no hay reproche alguno que el oyente o crítico pueda esbozar. Pero, en la parte compositiva sí hay ciertos detalles que no pueden escaparle a la crítica; a la crítica constructiva, a decir verdad, pues Missa Mortvm tienen virtudes resaltables que no pueden ser opacadas por la parte menos atractiva de su propuesta. Sin embargo, hay algo que debo decir con total sinceridad, tal como lo vengo haciendo desde 2007, cuando comencé con éste blog: les cuesta crear canciones sobresalientes. A excepción de piezas exquisitamente logradas, tal es el caso de "Cantos Profanos" (poco más de 9 minutos de calidad pura) y "Caos Nocturno" (otra extensa composición llena de buenas melodías y emoción a flor de piel), el resto del disco deambula entre lo agradable y lo intrascendente. ¿Cómo es ésto? Las otras 3 canciones que conforman la placa poseen todos los elementos que una banda de Black Metal como Missa Mortvm debe tener sí o sí, en la línea melódica, épica y ocultista de bandas como Dissection, Lord Belial, algo de Dark Funeral y, básicamente, el Black escandinavo que va por esos carriles, sin dejar de lado la crudeza propia del estilo. Los riffs han sido creados con un conocimiento de los yeites del estilo que es innegable, y emanan una pasión desbordante. Los ritmos golpean con fiereza, hay variedad cuando la canción en cuestión (sea cual sea ésta) lo requiere y la precisión está presente en todo momento, algo que acrecienta el poder que se desprende de cada ritmo. La voz explota con rabia, transmite sensaciones y emociones oscuras y sumamente creíbles. La producción ha dado en la tecla, posibilitando que Missa Mortvm suenen duros y melódicos a la vez, crudos y claros al mismo tiempo. Pero, y acá viene la contra, hay un grado de previsibilidad que termina aburriendo. A menos que seas un fanático del Black Metal, un seguidor ciego del género, "Et Lux Perpetua Luceat Eis..." no llega a llenar la expectativas generadas al comienzo del disco ("Cantos Profanos" pone la vara muy arriba de entrada), haciendo que haya baches insalvables en la placa.
Vale decirlo, no estamos ante un mal disco ni por casualidad. Los chilenos de Missa Mortvm conocen al dedillo las características del género abordado y lo demuestran sin titubear. El problema está en que tampoco es tan buen disco como por momentos pareciera ser. Y, repito, si eso sucede es porque resulta ciertamente fácil anticiparse a algunos pasajes; eso, guste o no, resta puntos, o al menos en mi mundo, así es.
Es decir que estamos ante un disco con tantas virtudes como defectos, aunque las virtudes son altamente elogiables, y los defectos, por lo menos en el caso de ésta banda, son corregibles. Además, estamos recién ante el primer disco de la banda, y tienen herramientas para hacer de su siguiente opus algo superior a éste primer disparo.
http://puroruido.blogspot.ru/2016/09/missa-mortvm-et-lux-perpetua-luceat-eis.html
Прошу любить и жаловать - чилийский блэк в своем андеграундном виде, то есть в таком, каком он и должен жить, существовать вечно... Как это часто бывает в таком виде металла, - не так много людей участвовало в создании этого альбома — два человека (для инфы замечу, что они принимали участие в 7-8 командах). Надо заметить, что ранее в коллективе было поболее народу, но в Чили групп много, не мудрено, что люди разбегаются кто куда...
С 11-го года в чилийских подвалах раздаются сырые звуки тотального дестракта Missa Mortvm, беснование ритуального процесса, ну и тд. А сабж - это первый альбом. Кстати, посмотрел фейсбук Missa Mortvm... гм гм, эти товарищи, скажем так, недостатка в черепах не испытывают... а может взяли в аренду...
Траков на диске всего пять, но они не мелкие - 6, 7, 8, 9 минут, откуда уже можно сделать выводы о толковой разработке оккультной тематики (сурово, но со вкусом оформленный 8-страничный буклет в помощь). Так что, когда Missa Mortvm начали с некоей мрачной полузадушенной литании местным хтоническим божествам с прессующими ударами молота, то, конечно, уже мало кто удивился. Однако интересное было впереди.
Эзотерический эмбиентальный спиритуализм вдруг сменился блэк металлическим угаром: интенсивным, стремительным, огнеопасным, внезапно очень сильным по энергетике. Последнее обстоятельство, мне кажется, инспирировано крепкой гитарной работой, а именно мелодической в риффах и соляках, - знаете, это поражает. Когда на пятой минуте блэк альбома ввинчены эпические гитарные соло, претенциозные и по праву - ибо отрабатывают на 100 процентов (а ведь полноценная черная эпичность еще впереди!). Это так и будет написано на баннере группы в первой строчке - труйный мелодик блак. Потому что ожесточенный, неприглаженный звук - непременный атрибут этого банкета с привидениями.
Вот такое конструктивное противоречие, решая которое создается музыка Missa Mortvm, брутальная, жестокая (снаружи) и мелодичная (внутри). Это про трак один. Ну по нашим стандартам, естественно. Не стоит обманываться: извне это катящийся под откос лохматый чудовищный шар, из которого, хорошо, если выглядывают целые части тела. Ибо зачастую это далеко не так — кровавые ошметки и ужас истребления (во втором траке это прочувствовать можно на раз). И вот когда композер дает отмашку на соляки, здесь — в данном траке плывет струнная ядовитая, дикая и прессующая отработка. И мелодика здесь (смотрим на циферблаты приборов) - на нуле. Это просто музыка шквала. Великолепно, кстати, настоящее черное знамение, темное послание. Мелодика? Сходите, водички попейте...
Самое время сказать про вокалиста Missa Mortvm, он же основной инструменталист формации. Шикарный диапазон гроула в медвежьей тональности. Группа выступала на региональных концертах и фестивалях, потому тренинг соответственный имел место. И вокальное доминирование проявляется в разных формах: медленные проговоры — заговоры и более интенсивные исторжения для мид-темпо кусков, и агрессивные раздачи... Вокаллер развлекается, как может, а может он много — это восхищает, (особенно его низкочастотные рыки).
Кое-где появляются затерроризованные хора, не знаю, кто там поет, но ощущение тревоги, опустошения они передают полноценно.
На альбоме относительно много помянутых мид-темпо кусков, - чудовищных по своему напряжению и черной красоте. Это как раз то, за что мы любим блэк металл. И другим не советуем. Так и есть.
Отличный альбом.
https://vk.com/wall216331265_2317