Reviews: SODP024
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Dopo l’ottimo debut album “...of Evil and Torment” Ritornano I Baresi Ad Noctem Funeriis. Sono passati sei anni, non sono pochi, ma sono serviti tutti alla band per raggiungere la maturità e l’esperienza giusta per regalarci oggi nel 2015 un monolite di aggressione potenza ed epicità. “Satan’s march Black Metal” è esattamente questo: Una guerra aperta contro la cristianità contro la chiesa ed i suoi monumenti. Un opera che ad oggi molte grosse band ben più blasonate avrebbero voluto sfornare. L’intro ci catapulta in sonorità medioevali, un adunata sotto il Nero Vessillo, alla corte dell’ ”Avversario” il portatore di luce ingegno e scienza… E dopo inizia la battaglia.
Gli “A.N.F.” hanno assimilato appieno la scuola Norvegese e Svedese, riuscendo a sfornare un opera personale ed ispirata in tutta la sua durata di circa 38 minuti. La violenza di Marduk (pre-Mortuus) quella furia grezza incontrollata mitigata dall’oscuro marciume epico di Gorgoroth. Le chitarre svolgono un ottimo lavoro con riff ortodossi ed estremamente potenti alternati a parti melodiche in acustico, che donano appunto un epica melodia prima di essere
Ri- catapultati nella cruenta battaglia. Ogni pezzo gode di un refrain serrato cadenzato e trascinante. La medio/lunga durata delle canzone non porta minimamente nessuna stanchezza dato la varietà dei cambi tempo e la grande opera compositiva totale. Batteria e basso ci regalano una sessione ritmica solida serrata e varia appunto. HellHound dietro al microfono dona un’ottima prova con un war screaming potente. Questo lavoro mi ha entusiasmato molto, confermando uno dei miei pensieri più frequenti, cioè che la maggior parte
dei migliori album provengono dal sottosuolo. Or dunque preparatevi per la satanica marcia ed acquistate una delle 500 copie disponibili, per ascoltare questa grande opera dedicata a Lucifero e alla sua maestosità.
Per poter descrivere questo disco è secondo me necessario introdurre un semplice concetto della storia delle lingue e della loro evoluzione: il criterio delle aree seriori, che partirebbe dalla osservazione delle differenze grammaticali presenti, in un dato momento, fra le lingue geograficamente più vicine alla fonte di diffusione (ad esempio, l’italiano rispetto al latino) e quelle più lontane, arrivate lì in tempi posteriori, rimaste magari isolate o circondate da altre parlate che l’hanno influenzato (come ad esempio il rumeno, linguisticamente più affine a certi dialetti italiani, anch’essi infatti di derivazione autonoma dal latino rispetto l’italiano “letterario”).
Quindi abbiamo, nella zona di Bari, un gruppo che fa del Black Metal come non se ne fa ormai più neanche nella penisola scandinava. Di quello con i loghi incomprensibili che ti fanno girare il cd per leggere bene come si chiama il gruppo, di quello in cui si viaggia per il 90% del tempo a velocità estreme di metronomo, di quello con le parole sataniche nelle liriche, di quello col facepainting e le croci rovesciate; di quello cioè che si ama o si odia senza vie di mezzo, che ha come unico scopo quello di alimentare la nera fiamma, e che si fotta tutto il resto...
Dal punto di vista tecnico, c’è tutta la bravura necessaria a costruire parti funzionali a provocare le sensazioni tipiche del Black Metal: rabbia, misantropia, depressione, odio, esaltazione.... e ancora rabbia, perché un disco che si chiama Marcia di Satana semplicemente non funzionerebbe senza un tale propulsore tematico. I pezzi scorrono molto fluidamente, al punto che diventa impossibile (o inutile) tentare di definire e individuare le fonti stilistiche dei singoli riffs e delle singole parti, dato che non si capisce bene dove finiscano (ad esempio) i Darkthrone e inizino i Marduk, dove spuntino i Mayhem o si affaccino i Carpatian Forest o i Dissection, segno infatti di una ottima competenza, comprensione e quindi padronanza di questo tipo di musica da parte dei membri della band, che riescono quindi nella non facile impresa di non scadere nel classico copiaeincolla di roba altrui. Fra i caratteri principali del sound di questi Ad Noctem Funeriis abbiamo infatti delle intricate, aggressive e suggestive linee di chitarra e una voce distorta ma comprensibile nel suo incedere tonale e metrico letteralmente fedele alla linea tracciata dai cantanti più maledetti del Black Metal, mentre la sezione ritmica fornisce l’opportuno caos di sottofondo, con blastbeats glaciali e nefasti giri di basso di ascendenza Immortal. Tutti i pezzi sono ben calibrati ma abbastanza eterogenei per struttura, durata e ispirazione, al punto che non c’è una traccia che convinca meno delle altre, e la qualità finale del lavoro di registrazione, mixaggio e produzione fatto in studio si attesta su buoni livelli sonori. Menzione a parte merita l’intro del disco, cioè una trionfale marcia in stile medievale, che riesce a ricreare un’atmosfera da tregenda in grado di provocare nell’ascoltatore la visione di legioni di demoni schierati per la battaglia, annunciati da un araldo infernale che declama la parte finale della Litania a Satana di C. Baudelaire (peraltro ripresa nel pezzo omonimo).
In definitiva, un ottimo disco di una band senza alcun compromesso, che rifiuta l’originalità fine a sé stessa mentre procede imperterrita sulla strada tracciata dagli acts storici e fondamentali del genere, sia nella musica che nelle tematiche. Più che un disco, quindi, una spietata dichiarazione di intenti.
Ad Noctem Funeriis are a band from Italy that plays a very raw and blasphemous form of satanic black metal and this is a review of their 2015 album "Satan's March Black Metal" which was released as a joint effort between Symbol of Domination Productions and Vacula Productions.
A classical music style intro starts off the album along with some operatic choirs before adding in grim and high pitched black metal screams and after the intro the music goes into a very fast and raw musical direction that also utilizes a great amount of blast beats and the songs also bring in a great mixture of slow, mid paced and fast parts.
Evil sounding melodies can be heard in the music at times and the solos and leads also bring in melody that is very close to the Swedish style of black metal and the music also brings back a bit of the very fast 90's second wave style along with some of the riffs and drums getting very brutal during the faster sections of the songs and a few of the tracks are very long and epic in length and couple of the tracks also bring in a brief use of classical guitars.
Ad Noctem Funeriis plays a style of black metal that is very fast and raw and goes back to the satanic style of the mid 90's, the production sound s very raw yet heavy at the same time while the lyrics cover Satanism and Anti Christian themes.
In my opinion Ad Noctem Funeriis are a very great sounding fast and raw satanic black metal band and if you are a fan of this musical genre, you should check out this recording. RECOMMENDED TRACKS INCLUDE "Fuck Christian's Cross" "Inquisition Of Christ" and "Raising Evil".
http://occultblackmetalzine.blogspot.ru/2015/11/ad-noctem-funeriissatans-march-black.html
I am a sucker for band names in Latin. Have no idea what they usually mean and don’t know how to pronounce them but I like the feel of saying the words. This is black metal in the Dark Funeral school of things. As much as I like the Norwegian school of black metal this style is also very satisfying listening to. Every now and then you need to get your system cleansed by a really cool black metal assault. AD NOCTEM FUNERIIS is that assault. Once the intro fades out is it like a F1 race to the finish line. You’ll chip for your breath when you have reached the end of this album.
http://battlehelm.com/reviews/ad-noctem-funeriis-satans-march-black-metal/
Ho più volte sostenuto che in fatto di black metal l'Italia ha davvero molto da dire, e che sul nostro suolo abbiamo band che portano avanti la nera fiamma in maniera coerente, costante e con tanta qualità. Non so dire se in termini assoluti l'Italia sia allo stesso livello di altre terre "forti" come Svezia, Norvegia, Francia o Germania, ma ogni volta che penso ci manchi ancora qualcosina per essere al loro livello (e forse è tutto sommato vero), arriva qualche gruppo in grado di far riformulare il mio giudizio, o comunque da metterlo molto in discussione.
I baresi Ad Noctem Funeriis arrivano al loro secondo album, dopo il loro passaggio presso Salute Records, label che conosco bene, in quanto anche io suono black metal e sono passato sotto le ali di quella label, tanto underground ma tanto utile nel dare supporto alla scena black metal, come si faceva una volta, con pochi mezzi ma tanta passione. Oggi approdano alla corte della Vacula /Symbol of Damnation Productions e realizzano questo secondo full-length, intitolato "Satan’s March Black Metal".
La band in questione colpisce subito dritto allo stomaco, non potremmo usare altre parole! Un black metal furente, malvagio, veloce ma dalle tinte melodiche e malinconiche che ben si amalgamano col tessuto sonoro proposto, un vento gelido che non lascia scampo perchè uccide senza pietà. D'alttronde gli intenti anti-cristiani sono presenti sin dal titolo e la band calca molto la mano su questo aspetto, sia liricamente che musicalmente, picchiando senza tregua per tutti i quaranta minuti scarsi del disco.
Sono davvero pregevoli alcune canzoni, che si snodano tra brutalità alla Marduk, Dark Funeral o certi Immortal, ma che non perdono di vista il fattore evocativo. In tal senso le canzoni che mi sono sembrate più complete e coinvolgenti sono "Fuck Christian's Cross" e, andando più avanti con la tracklist, le riuscitissime "Litanie A Satana" e "Raising Evil", che potrebbe anche ricordare a tratti i Dissection più veloci.
In generale quindi il disco è manna dal cielo (o dagli Inferi) per chi ama il black metal tirato e senza troppi fronzoli, e che strizza più l'occhio a certo riffing svedese. Complimenti poi alla prestazione di tutti i musicisti, con menzione particolare per il drummer Eversor, che non esito a definire come un dei migliori batteristi estremi italiani. Non da meno è il lavoro egregio della coppia d'asce formata da Moloch e Tyrannos, che creano un muro impenetrabile di riff malvagi ma il cui lato melodico riesce ad uscire con naturalezza.
La chiusura è la ciliegina sulla torta, con la title track che riassume tutte le prerogative di questo cd, con una song trascinante e dai buoni stacchi e ripartenze, tutto avvolto da un alone grigio e oscuro oltre che brutale.
Band da tenere sott'occhio, e che speriamo possa tornare sul mercato con qualcosa di nuovo in tempi brevi. Battete il ferro finchè è caldo!
http://heavymetalmaniaczine.blogspot.nl/2015/12/ad-noctem-funeriis-satans-march-black.html
Wow, listening to Ad Noctem Funeriis’ raw and abyssic black metal in the form of “Satan’s March Black Metal” is like being thrown into the fiery depths where fire and brimstone welcome your soul to burn forever.
It’s very impressive to see a black metal band of Ad Noctem Funeriis’ caliber play a style of raw, underground black metal, which made the cult black metal scene so respected in the late eighties and early nineties. This quintet should be given credit for sticking to their guns and writing a style of extreme metal not even talked about much these days. It’s awesome that this band is resurrecting some of extreme black metal’s past glories.
From the opening track made up of a symphonic orchestra lead by a male tenor vocalist, it sets up a scene of hellacious onslaught you are about to endure. With perverse and meaty cuts such as “Fuck Christian’s Cross”, “Holy Whore” and “Inquisition Of Christ”, you’re sure to get a spike-laden anti-Christian fist down your throat, while you suffocate, bleed internally, and pass out.
Track number five “Arcana” is one of the standout songs here, with its bestial, raspy vocal torment, combative drumming jousts and precision, razor sharp guitar rhythms caustic enough to leave scars in your flesh.
If you by chance have any Christian church affiliation or family devoted to the teachings of Jesus Christ, stay away from this ungodly debauchery, as it will offend with the greatest of disgusts towards all that is holy and pure.
What the devil is to the fiery depths below, Ad Noctem Funeriis is to the world of black metal.
“Satan’s March Black Metal” is a must for fans of Dark Funeral, Forest Of Impaled, early Emperor, and Marduk.
Dopo un’intro che mi ha letteralmente trasportato dentro una scena de “Conan Il Barbaro”, tra culti infernali e danzatrici nude devote a chissà quale cornodotata creatura, ecco che comincia la mazzata. Sette tracce veloci e cavalcanti gli stilemi del Black norvegese pestato. Non un momento di tregua se non qualche spezzone acustico, “solo” riff macinati uno dopo l’altro con cruda devozione alla divinità caprina, pronti i nostri ad usare ogni rima con fini bellicosi e anticlericali. Ma la formula stra-usata funziona ed è un piacere ascoltare l’album in un’unica tirata, magari con della pessima birra da discount in mano. Sarà per un retrogusto Epic di alcuni ritornelli, ma personalmente l’impressione datami dal combo è stata più che convincente. Si sente che la band ha fatto parecchi live e che i vari strumenti sono ottimamente amalgamati tra loro. Fa sempre piacere ascoltare una musica tanto diretta quanto espressiva eppure mai banale. Si si, prendetevi due pollicioni decisi verso l’alto ragazzi… O preferite indice e mignolo?
http://www.metalhead.it/?p=59976
Volt egy időszak, amikor ha Skandináviától délre fekvő területekről érkezett szikár black metal lemez, az nagy valószínűséggel valamilyen félreértelmezett, csapnivaló fércmű volt. Ha konkrétan Németországból érkezett, akkor a stílusparódián felül még abban is biztosak lehettünk, hogy a helyi zománcfestékes nagyker és az írószer fekete tempera részlege a fotózás idejére teljességgel kiürült. Persze tisztelet a kisszámú, de fontos kivételnek. Olaszhonból meg aztán maga a megtestesült rémálom volt a black interpretációja. Nos, mára ez a múlté és ha bár nem is özönlenek az egyediségtől kicsattanó klasszikus bandák a szélrózsa minden irányából, azért mára legtöbb próbálkozó megtanulta a leckét.
A 2003-ban alapított Ad Noctem Funeriis is azon bandák közé sorolható, akik mind a külsőségekben, mind a hangzásban, játéktechnikában, de még a hangulatban is mélységesen magukévá tették az északi black metal vonalának egy bizonyos értelmezését. Ez az értelmezés pedig a jó hangzással, magas fordulatszámon végigpörgő szikár tempóorientált black. A taljánok második nagylemeze valahol a Dark Funeral, a Panzer Division-os Marduk, és a korai 1349 köré lőhető be. Semmi mis-más. Egy mókás karácsonyi liturgiába beleböfögő pokolfattya intró után elszabadul a világvége és a nyakunkba kapjuk a hét kénköves pokol összes isten-átkát. A bő 38 percnyi atomtámadás szinte minden szinten megfelel a stílus elvárásainak, azonban azon egy pillanatig sem lép túl. Ez egyfelől jó dolog lehet annak, aki minden meglepetés nélkül szeretne egy igazi sebességorientált black lemezt lepörgetni, másrészt nem olyan nagy dolog, hogy a stíluskövetelmények akkurátus teljesítésén felül nem tud és nem is akar több lenni. Ez ismét csak addig elfogadható könnyedén, amíg mondjuk a hangzással variálnak annyit, hogy valamiféle egyediség keveredjen ki az összképből. Itt viszont ez nem történik meg, hiszen a Satan's March Black Metal egy szolgai Dark Funeral reinkarnáció és mint másolat nyilván már egy árnyalattal unalmasabb is annál.
Nem mondom, hogy nincsenek húzós pillanatai a lemeznek, hiszen a Holy Whore tuka-tukás meglendülése tud nagyot rántani, csak úgy mint egy korai Unlight lemez, és úgy összességében is totál jól működik az anyag a maga szűkös keretein belül. A túlzottan erős párhuzam miatt viszont igen alacsony az újdonság ereje, így az időnként előforduló inger hatására nem tudom megindokolni, hogy miért ezt tegye be az ember a lejátszóba, mondjuk a Vobiscum Satanas helyett. Tisztességes lemez a szélsőséges tempóorientált black híveinek, a maradéktalan élvezethez viszont szükségeltetik a nagyobb, vagy közepes, vagy bármilyen szintű elvárás teljes hiánya.
http://www.femforgacs.hu/kritika/3416/Ad_Noctem_Funeriis_Satans_March_Black_Metal_2015
Ad Noctem Funeriis (to my limited knowledge of the Latin language this moniker has been misspelled, but who cares about that) are an Italian act that contributed on a split with defunct Italian band Propaganda in 2008, and that released a first album in very early 2009 (…of Evil and Torment, via Salute Records). Then things went silent, but eventually the band entered the studio again in Winter 2014 in order to record their second full length album. The result is called Satan’s March Black Metal and it gets offered by two of my favourite labels from the East of Europe, being Vacula Productions and Satanath Records’ sub-division Symbol Of Domination Productions. The whole was recorded, mixed and mastered at the Kobra Studios in their home country by Andrea Lenoci under this totally renewed line-up: Moloch (g), Eversor (d), Hellhound (v), Tyrannos (g), and Hortern (b).
Satan’s March Black Metal has a total running time of almost forty minutes and opens with an untitled intro, with, for a part, lyrics taken from the great French modernistic poet Charles Baudelaire (so are those on the track Litanie A Satana). It combines somewhat nationalistic chants and neo-classical bombast, and in combination with the evil elements… But this isn’t but the intro, so let’s continue with the rest of the album. And what the rest brings is less pretty indeed!
Satan’s March Black Metal stands for rather fast and energetic Black Metal, mainly rooted in / inspired by the Scandinavian scene about twenty / twenty five years ago. And especially the Swedish scene come to (my) (pretty) mind. Dissection, Dark Funeral, Setherial, Marduk or Thy Primordial are just some names that caress and infect my (superior) brain. Beware!!! This isn’t just a reinterpretation of the Swedish scene, for this band also dwells within spheres courtesy of the Netherlands, Norway, the U.K. and Italy. Anyway, the sound quality is excellent, but it goes further than the quality of the recording studio, because the execution too is of a high quality. I do truly adore the main riffing and the sulphur vocals, but take your time to listen to the rhythm guitars, bass lines and, especially, the fabulous drum patterns! There are several highlights and no disappointments, and despite the lack of originality I am truly convinced, once again…
You know, for one reason or another I am sort of pleased that this is a band that perform the Second Wave trend, yet rather from the Swedish angle than the Norwegian one. I do have nothing at all, evidently, against the Norwegian approach, but since there are hundreds of bands re-interpreting that specific approach… No, seriously, it is a pleasure to enjoy an interpretation of the Swedish old styled current with such great song writing and performance. Therefor I think a positive score might be deserved!
http://www.concreteweb.be/reviews/ad-noctem-funeriis
‘Satan`s March Black Metal’? Seriously guys, was it so tough to come up with something more original? The music itself luckily is somewhat better, but still not super. These Italians play old school black metal in the vein of Marduk, Cirith Gorgor and at times Immortal. The band is tight and plays with conviction and there are definitely moments that manage to grab me, but on the whole it is just too mediocre and dime a dozen. It`s is not bad, but you wouldn`t sleep any worse knowing you haven`t heard it.
http://www.lordsofmetal.nl/en/reviews/view/id/31302
Er staat een schrijffout in de bandnaam van deze Italianen, maar om de een of andere reden laten ze het voor wat het is. Eigenaardig en niet bijster verstandig. Goed, ze moeten het al dertien jaar aanhoren, nu is het te laat blijkbaar om te veranderen. Satan's March Black Metal is hun tweede langspeler, en met zo een titel is het maar beter dat je de aandacht wegtrekt naar de bandnaam lijkt me. Verdamme zeg.
Satan's March Black Metal dus, een vorm van snelle Zweedse black uit het midden van de jaren negentig. Razend en licht melodisch, met een schreeuwlelijk die de ziel uit zijn lichaam purgeert. Ik hoor Dark Funeral, met uitlopers naat Sigrblot en bands met een lichte paganinvloed. Het riffwerk lijkt bij momenten wel serieus veel op materiaal van Panzer Division Marduk, en dat wordt dan verdoezeld met wat sfeervoller spul. Op zich klinkt het best wel ok eigenlijk, alleen ja... het is zo copieus, bedenkelijk qua inhoud en gezichtsloos dat ik niet anders kan dan streng zijn voor deze gasten. Nieuwe band oprichten, minder afluisteren en een klein beetje jullie verstand gebruiken aub. In Satansnaam.
http://www.zwaremetalen.com/recensie/33766/Ad-Noctem-Funeriis-Satans-March-Black-Metal.html
Mittelalterliche Klänge und Mönchschöre leiten das Album atmosphärisch ein. Doch dann geht das Geballer los. Diese Italiener sind schon seit 2003 aktiv, hauen jetzt aber erst ihr zweites Album raus. Offiziell haben sie keinen Keyboarder, man hat aber zwischendurch immer das Gefühl, das eines im Hintergrund thront. Neben wilder Raserei gibt es nämlich auch eine gewisse Majestätik und Melodieführung, die das Album schön auflockert. Dennoch sind Ad Noctem Funeriis nichts für Schöngeister. Das Tempo ist durchgehend hoch und erinnert nicht selten an schwedische Vorbilder wie Dark Funeral oder Necrophobic. Sie geben eine gute Figur ab. Trotz leichter Melodieansätze klingen die Italiener nämlich immer angepisst und böse. Obwohl alles traditionell klingt, hat man aber nie den Eindruck, hier einer Retroband zu lauschen. Freunde von skandinavischem Black Metal Anfang bis Mitte der Neunziger werden hier ihre helle Freude dran haben!
http://www.crossfire-metal.de/12741-0-AD-NOCTEM-FUNERIIS--SATANS-MARCH-BLACK-METAL.html
Dude! Definitely, this is not the most original black metal album I’ve heard lately, but I have clear that the band don’t want to add or remove anything to the genre, musically speaking; but everything is carefully composed.
Coming from Bari, Apulia, Italy, these guys have influences of black metal bands from North of Europe, especially, Sweden. But I must say that they forged a particular perspective of chaotic extreme metal, and they know what they are doing!! All tracks are fast, hyper-aggressive and complex, which denote people trying to destroy the world with high quality guitar riffs and holocaustic structures. Also, everything is tied with epic elements, here and there, and cathartic vocal lines. If you ask me, this is a band that has many influences from big names in the genre like Dissection, Marduk, Dark Funeral, etc, but they know how to recover dark and ominous structures, with perennial guitar riffs and compulsive drum work. This is chaotic black metal with cold tunes and occultism elements, so you know what to find here. It’s highly recommended for those purists who still enjoy Swedish style reinterpreted by black metal bands nowadays.
[1] The band name means something like 'To the Funeral Night' in Pigeon Latin, and with song titles like 'Fuck Christian's Cross' or 'Inquisition Of Christ', you know what you're in for. It's a mix between the more melodic side of Black Metal and a tiny little bit of evil rawness, not unlike DARK FUNERAL or MARDUK – or any other entry level Black Metal band that loves to play festivals. Kinda good for what it's supposed to be, but not a classic-to-be by any means.
[2] This is well produced and well played Black Metal by an Italian band that seems to be much influenced by the Swedish scene. Some guitar work bears the distinct mark of bands like DISSECTION and DARK FUNERAL, mainly when you have one guitar playing a more basic riff and the other playing a more artistic one over it. They may rely a bit too much on their source material so to speak, but they do have a personal touch and the songs are good. The technical execution is quite efficient, with the drumming being particularly intense at times. Sometimes they can even be surprisingly melodic, such as in 'Arcana', that may very well be the best track in the album, despite other highlights such as 'Holy Whore'. The band's image and concept are very much focused on anti-christianity and Satan, and the album's cover, the titles, and everything really, convey so from the first moment. The album begins with a Satanic invocation in Italian over some medieval-styled music, and goes on through successive blasphemies, including a version in Italian of Baudelaire's 'Litanie A Satan' (a poem that has been occasionally finding its way into Black Metal at least since ROOT's brilliant 'Hell Symphony'). In spite of the permanent speed, at their more generic moments I sometimes find the band a little bland and lacking some punch (it must be the guitar's distortion), like in the aforementioned 'Litanie A Satan' and, in contrast with the composition effort, I sometimes find the vocals lack a little more complexity and less monotony. All things considered, they clearly put some effort into this album, both lyrically and musically, including several interesting touches; for example, I like their occasional use of acoustic guitars, sometimes over distorted electric guitars (reminding me of Swedish bands again). And the effort shows, making for a strong release.
http://www.voicesfromthedarkside.de/Albums-EPs-Demos/A/AD-NOCTEM-FUNERIIS--10386.html
Atentos los amantes del black metal más clásico porque los italianos Ad Noctem Funeriis no es un grupo al que haya que quitarle el ojo. Innovación se podría decir que no hay, son sonidos noventeros, muy familiares para los que más sigan este estilo de música. Pero la marca de la escuela sueca y noruega está impresa en cada nota y la calidad de la experiencia se nota.
Poniéndonos a escuchar, no tienen desperdicio ninguno de los ocho cortes de este "Satan’s March Black Metal". En concreto, la canción homónima al disco es otra de las más potentes, aunque en ocasiones recuerda a algunos temas de Marduk. Pero como decimos, el estilo de esta banda es completamente noventera, época con un sonido muy marcado y reconocible.
No hay en este álbum ni un solo momento de tranquilidad y relajación, esto es black metal señores, y Ad Noctem Funeriis no tiene nada que envidiarle a las luminarias del estilo.
Fans de los mencionados Marduk, Dark Funeral, y similares, aquí tienen una banda que no deben dejar de escuchar.
http://rockarollazine.blogspot.ru/2016/07/ad-noctem-funeriis-satans-march-black.html
Regredire alla sana ignoranza talvolta è salutare, utilizzare il black metal come tramite può essere una buona opzione. I baresi Ad Noctem Funeriis sono soltanto l'ultimo esempio di questo connubio magico che mi capita fra le mani, concretizzato all'interno di "Satan's March Black Metal", il secondo album del gruppo rilasciato nel 2015.
Trombe che squillano e una marcetta medievale annunciano all'ascoltatore che per i successivi trentotto minuti abbondanti dovrà glorificare Satana e deridere tutto ciò che è sacro per i Cristiani. Lo stile adottato dal quintetto pugliese è furioso e improntato all'assalto pressoché continuo. I riferimenti sono al panorama nordico, specialmente quello svedese, in grado di coniugare veemenza belluina e fascino melodico. Accanto alle sferzate brutali di scuola Marduk contenute in "Inquisition Of Christ" (che in alcuni frangenti mi ha ricordato la brutale "Blooddawn"), si trovano brani meno lineari e più articolati, impreziositi da melodie fiere ("Raising Evil" mi fa pensare ai Thy Primordial), passaggi acustici notevoli e cambi di tempo. "Arcana" è l'esempio migliore e maggiormente personale di quanto offerto dagli Ad Noctem Funeriis.
In apertura di testo ho parlato di ignoranza sana volutamente, poiché nulla è improvvisato all'interno del disco. Il merito è di una band che suona compatta ed efficace in ogni componente e di un approccio un po' cafone che però non esita a fondere registri agli antipodi, attingendo in due occasioni da Baudelaire per modellare i propri testi. Anche la produzione risulta notevole, con suoni davvero adatti al contesto, definiti, profondi e potenti senza rinunicare alla dimensione abrasiva.
"Satan's March Black Metal" non verrà ricordato di certo per le innovazioni o la personalità stilistica, tuttavia gli Ad Noctem Funeriis sono stati in grado di modellare i più classici stilemi di un certo modo di intendere il black metal, ottenendo un risultato soddisfacente e piacevole. Qualora poi in futuro riuscissero ad arricchire le proprie composizioni come avvenuto in "Arcana", potrebbero benissimo ambire a maggiori riconoscimenti. Per ora poco importa, sia fatta la volontà del Maligno... la marcia riprende!
http://www.aristocraziawebzine.com/recensioni/7744-ad-noctem-funeriis-satan-s-march-black-metal
Эта дьявольская пентаграмма из Италии. Сабжевый диск — уже второй полноформат, а до того компания выпустила демку и сплит. Причем годом основания этого явления суровой (с некоторых пор) Апеннинской природы является ноль 3-й. 13 лет прошло — не шутка. В целом, люди которые когда либо формировали звук AD NOCTEM FUNERIIS, прошли через множество групп — около десятка, что подсказывает — опыт есть, стремление в наличии, вот тогда и появляются реальные компакты. Этот выпущен саблейблом Satanath Records — Symbol Of Domination в тактическом сотрудничестве с Vacula Productions.
Почему же пентаграмма? Потому что пять исполнителей жгут напалмом в этой группировке.
А знаете, заставили попереживать)). Начало — интро — буйно эпическое с песнопениями медиевальными, то бишь средневековыми (будто бы у западных вассалов Ивана Грозного пир идет — начальная стадия) — с дудками, рожками охотничьими, однако ж вдруг тут и там появляется блаковый голос…
Ну а потом началось полуночное беснование по самому полному прайсу.
Тотальный, быстрый, черный чугун предлагает нам AD NOCTEM FUNERIIS со второго трака своего исповедания, мощный в позвоночнике и радикальный в голосовых связках. Гитарная спайка (все-таки два гитариста) лупят от души стероидный блак металл, который по первоначалу вначале несется таким образом, что наши глаза без привычки не различают деталей, но проходит каких-то три — четыре секунды и все становится на свои места. Струнные киллеры отыгрывают свои партии с максимальным чувством и идейной люциферианской наполненностью, перебирая медиаторами так проворно, как только это позволяет сверхчеловеческий организм.
Потому ВНИМАНИЕ! Любителям истового шабашного звука дико ломиться в названные выше конторы, ибо не так уж много в наше время последователей истинного культа быстрого и нервически зенитного блак металла. Сейчас много черных всходов с музыкой орнаментальной, с замедлением и задумчивостью)) (нисколько не умаляя сих релизов), а вот в сфере истошного блак угара имеется пробел. Этот промежуток (да вероятно и более, чем просто пропуск) со своим канонадным звуком заполняет Ad Noctem Funeriis. Да как заполняет! В ХЕЛЛканцелярии должно быть уже выписали счет-фактуру с сертификатом на этот продукт.
Не скрою, когда начался трак 5 с акустическим вступлением, было от чего задуматься, тем более это интро способствовало многим подземным движениям на итальянском полуострове. Но это была только передышка перед … Тут же новый ураган, включенный струнниками, сногсшибательно унес все возникшие проблемы. МуЗЛО с такой интенсивностью ментально стабилизирует кого угодно (только не труйных металлеров). Это просто факт. Как и то, что я с интересом понаблюдал бы, как эти струнники AD NOCTEM FUNERIIS ударяют в живом исполнении.
Кстати, например, в 12-ом году эти беснующиеся приверженцы темных сил отыграли концерты с ТААКЕ и НЕГУРОЙ БАНГЕТ. Да что там 12-й год. Недавно — 20 августа отмолотили в большом металлическом итальянском фесте с участием MORTUARY DRAPE, DEMONOMANCY, MORTIFIER и рядом других черных исполнителей, возносящих свой безумные гимны к темным европейским (и другим) богам.
50 щедрых капель про вокалиста. Этот горластый мэн прекрасно коррелирует с создаваемой пентаграммой AD NOCTEM FUNERIIS антимузыкальным содержанием, ибо создает восхитительную и блистающую ауру совершенного голосового шторма. Это ж надо так оттренировать связки, что от выплевываемого текста искрит аппаратура, двигаются колонки, лопаются перепонки у людей недалеких, — создается очарование настоящего ДЕЛИРИУМА со всех больших букв. Просто магия.
И тут же — этот диск отлично спродюсирован по части звука, ибо так четко и главное объемно представить сей HELL может только настоящий мастер своего дела.
Высокие оценки.