Reviews: SODP052
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Endlos are a band from Germany that plays a mixture of depressive black metal and doom and this is a review of their 2016 album "Im Fallen Verlaufen" which was released as a joint effort between Symbol Of Domination productions and Narbentage Produktionen.
Spoken word parts start off the album and after a minute the music goes into a very fast and raw black metal direction that also uses a great amount of tremolo picking and blast beats while the vocals range from angry shouts to grim screams and melodies can also be heard in the music at times.
When the music slows down a great amount of doom metal elements can be heard and all of the musical instruments have a very powerful sound to them and the solos and leads also use a great amount of melody and the songs also bring in a great mixture of slow, mid paced and fast parts while also adding in more of an atmospheric and depressive style on the later tracks.
Classical and acoustic guitars can also be heard in certain sections of the recording while on some songs the vocals also add in deep growls and spoken words also make a return as the album progresses while some riffs also add in a touch of punk while a couple of songs add in female vocals and some of the tracks are very long and epic in length and there is also keyboards being added onto the last track.
Endlos plays a style of black metal that is very raw and depressive while also mixing in a great amount of doom metal elements and other styles to create something very original, the production sounds very raw and heavy while the lyrics are written in German and cover dark and depressive themes.
In my opinion Endlos are a very great sounding mixture of depressive black metal and doom and if you are a fan of those musical genres, you should check out this band. RECOMMENDED TRACKS INCLUDE "Frontbericht" "Spiegelbild" and "Zeitloses Schweigen".
http://occultblackmetalzine.blogspot.ru/2016/04/endlosim-fallen-verlaufensymbol-of.html
Endlos, band black/doom nata nel 2012 nella Bassa Sassonia (Germania) da un’idea di J. (Jorn Hermann) e C. (Carsten). Dopo aver fatto esperienza a suon di demo e EP, prendiamo in esame il loro primo full-lenght “IM FALLEN VERLAUFEN”, disponibile in versione digitale o in cd in edizione limitata a 500 copie.
L’album inizia con l’intro solo parlata di “Frontbericht”, che dopo un minuto si trasforma in una scarica violenta di note che viaggiano sul death e a brevi tratti anche sul thrash. La canzone prosegue su questi binari per tutta la sua durata, nonostante qualche rallentamento nella sola parte strumentale. Il finale lascia un po’ perplessi...
La seconda canzone è “09032013” (che sia un numero di telefono?): qui la band svolta su canoni più consoni al genere da loro dichiarato, con le atmosfere che si incupiscono e un growl che si abbassa sensibilmente. Intrigante il piccolo intermezzo simil-acustico a circa metà brano.
La terza canzone “Tragendes Meer” parte subito forte con una batteria bella incisiva, anche se piuttosto “semplice”, al contrario di chitarra e basso, che risultano quasi monotoni all’ascolto a causa dei pochissimi accordi ripetuti più e più volte. Bello invece il gioco della doppia voce, in un godibile contrasto alto/basso.
Ben altre impressioni si hanno all’inizio di “Spiegelbild”, canzone che non sfigurerebbe nella colonna sonora di un qualche film horror: chitarra in partenza, con basso e batteria che subentrano successivamente molto lenti e cupi. Buona parte di questa traccia è parlata e non cantata, in modo da accrescere leggermente il senso di inquietudine che trasmette. Altra cosa a spiazzare leggermente sono i diversi cambi tra battere e levare nella sezione ritmica.
“Das Hassliche - Der Mensch”, traccia che parte a ritmi elevati e chitarra distorta e vagamente dissonante. Una canzone dove si ha finalmente una linea di basso percepibile distintamente, unita ad un cantato più tipicamente black. Ma questa nasconde una sorpresa: cantato in growl su una chitarra in stile reggae! Una genialata!
La sesta traccia vede la prima collaborazione: infatti con “Deranged” non abbiamo un inizio potente e dal cantato aggressivo, ma un’atmosfera quasi da film noir coronata dal cantato pulito e gentile della tedesca N. (non ci è dato sapere di più di lei). Brano interamente semi-acustico, davvero un buono stacco dopo la scarica dei brani precedenti. Si tratta, oltretutto, dell’unica canzone in lingua inglese del disco.
“Quand vient la fin”, a differenza del titolo in francese, ci riporta al cantato in tedesco ed a sonorità più metal. Qui va in scena la seconda collaborazione, stavolta con Tenebras dei Nuit Noire. Purtroppo abbiamo a che fare con un punto basso della release: se non fosse per i frequenti stacchi di batteria la canzone filerebbe senza gloria dall’inizio alla fine. Growl e cantato pulito si intervallano senza creare la giusta amalgama e la porzione di brano cantata in francese dà l’impressione di essere stata infilata a forza nel contesto.
Passiamo all’ottava canzone: “Freiheitstanz”. La partenza è molto soft, ma presto l’inquietudine spunta in tutta la sua irruenza: batteria “cattiva”, basso pesante, accordi di chitarra che lasciano un senso di disordine interno non indifferente... Il tutto unito ad un cantato ricco di pathos, come in nessun’altra canzone di questa release. Potremmo considerare questo pezzo come la vera ciliegina dell’album!
“Zeitloses Schweigen” inizia con un piacevole “assolo” di basso, con toni che rimangono bassi anche all’inserimento degli altri strumenti per circa un minuto, per poi tornare a momenti più potenti nel ritornello. Anche in questa canzone si fa molto uso del parlato. Molto suggestiva invece la componente strumentale, con spunti di buon livello in questo brano, come l’ultimo minuto davvero piacevole e rilassante.
“Greifen”, l’ultimo brano del disco, parte con intro di solo pianoforte, alla quale si aggiunge nuovamente il parlato. Ci si aspetterebbe, data l’esperienza delle canzoni precedenti, una nuova mitragliata violenta, e invece no: la canzone continua con solamente il pianoforte e la voce che aumenta il pathos. Davvero un bel finale per questo album.
In conclusione, questo concept è assolutamente ascoltabile e le buone idee non mancano. Quello che manca è quel guizzo in più: a parte un paio di canzoni, ben poco resta impresso nella mente. Dopo due anni di lavorazione (come ammesso dalla stessa band) ci si poteva aspettare di più. Si tratta pur sempre di un primo full-lenght e non tutte le band hanno lo stesso cammino di sviluppo: gli Endlos hanno ampi margini di miglioramento.
http://www.insane-voices-labirynth.it/grand-sounds-pr/recensioni/endlos/
Online magazine review: https://view.publitas.com/p222-6832/beneath-the-surface-issue-5/page/28-29
Endlos were formed in 2012 in the Lower Saxonian area (Germany) by Jörn ‘J’ Hermann and Carsten ‘C’ aka ‘Waldseel’. Both of them are quite active musicians, being involved with several other bands and projects, and with Endlos their productivity isn’t inferior either. There were several demos and EP’s, and a split with Winterblood, and now they come up with their first official full length album, Im Fallen Verlaufen. The CD-release includes a 12-page booklet with the lyrics, and the album comes in an edition of 500 copies. It’s a co-release in between Russia’s Symbol Of Domination Productions and Germany’s Narbentage Produktionen; the latter did release some Endlos-material before, by the way (cf. the Grau In Tod cassette).
Opening song Frontbericht starts with some spoken words (in German), and at about one minute all Chaos breaks loose by means of a punky outburst. Hardcore vocals, fast riffs and an aggressive rhythm section immediately cause head banging pleasure for sure! There are some more tranquil, slower passages too, as well as a couple of grimly deep-throated screams, making this rather short opening track a brain-torturing starter. Quite surprised I was (and still am) when the second piece, 09032013, starts. Gone are the Punk / Hardcore elements from Frontbericht; please welcome the most melancholic and quite doomy side of Black / Post-Rock… And this is the main character of the whole album, as a matter of fact: a mixture of little dissonant, tremolo-led Post Rock / Metal and (mostly) slow-paced melancholic-depressive Black Metal. There is quite some variation in vocal range (screams, growls, shouts, chants, spoken words, yells etc.), in speed (mainly quite slow, yet permanently interspersed with faster outbursts, introduced by creative hooks and eccentric loops – cf. a blast-hammer like Das Hässliche - Der Mensch), and in song structure (without being ‘progressive’ as in ‘Progressive Music’, it’s the ‘Post’-aspect that adds a healthy dose of modernism). The duo permanently changed and re-arranged the recorded material (apparently it too two years before finishing the album), and that’s what might define the diversity in execution. Also the discordance, especially in riffing (like the aforementioned ear drum piercer Das Hässliche - Der Mensch), is pretty uncomfortable, yet quite ingenious as well. Another weird aspect is the piece Deranged, an acoustic semi-ballad with vocals by an unknown (female) singer who is called N. right here. Mallory ‘Tenebras’ Julia (Nuit Noire, ex-Grimoria, ex-Arkham) too appears as guest vocalist, on Quand Vient La Fin (despite the French title, the lyrics are in German too) – another very strange song with eccentric riffing and a frenzy atmosphere. Also Déhà (We All Die (Laughing), C.O.A.G., Yhdarl, Slow and many, many more…) acts as guest performer, i.e. the piano part on Greifen.
I guess everyone who can appreciate eccentric material à la, and let’s get pretty wide, Lantlôs, Dornenreich, Altar Of Plagues, Emptiness Soul or AutumnBlaze (I know, quite a cool listing, but listen and accept this description) will adore this album. But be warned, for it might be pretty confusing too, even discomfortable…
http://www.concreteweb.be/reviews/endlos
The duo of Endlos out of Germany set itself into the Black/Doom Metal genre while getting in touch with Punkish elements that we could relate to their compatriots of Thränenkind. They are, however, not yet into the same league as the later band mentioned.
Endlos, as the promo states, were looking for its identity since its inception in 2012 but they seem to have found their fit with Im Fallen Verlaufen. The two vocals that responds to each other in ‘’Tragendes Meer’’ bring a depth to the Punk quality of this record. Their music still has its roots into the Black Metal territory even if at some points the Doom wants to get its side of the bed, Black Metal keeps on galloping back to the surface especially in the screamed vocals.
At times, bass lines like in the groovy almost reggae, yea you have read reggae ‘’Das Hassliche – Der Mensch’’ are proeminent. The guitar work fits with the whole spirit of the entire album and I like how the production has this ‘’live’’ feeling and how there’s a mix that is not the best but that goes in touch with the scrapy Punk/Black/Doom fusion.
As aforementioned, Endlos were looking for their indentity prior to the recording of Im Fallen Verlaufen and at times it feels a bit scattered. A song like ‘’Deranged’’ with the female vocals and the clean guitars as with ‘’Quand vient la fin’’ and the clean vocals it is a bit disrupting and out of place.
With all that said, their song selection reminds me of Akitsa with their lo-fi Black Metal that can change from song to song in major shifts from a genre to the other. Personally, I think that Endlos is a promising young act and I am sure they will find their audience because they make a very personal kind of Metal.
http://lemotdumelomaniaque.blogspot.ru/2016/06/endlos-im-fallen-verlaufen.html
В далёкой и невзрачной бюргерской Нижней Саксонии живут и творят J. и C. – личности с тонкой душевной организацией, сочиняющие бесконечно тревожную музыку. Горечь и одиночество, унылые индустриальные пейзажи, враждебное неприятие ограниченных земляков, вытягивающая душевные силы гнетущая рутина, бегство в придуманные романтические миры – именно на этом и зиждется мировоззренческий комплекс дуэта Endlos. Если эти качества являются отличительными чертами вашего характера, то дебютный альбом ипохондрических саксонцев обязателен для хрестоматийного ознакомления!
http://metalarea.org/forum/index.php?showtopic=270095
Eigentlich sind es Alben wie "Im Fallen verlaufen", die aufgrund ihrer immensen Eigenwilligkeit nicht nur polarisieren, sondern wegen ihres nicht greifbaren Charakters auch häufig abgelehnt werden. Die Urheber haben sich vor vier Jahren zusammengefunden, um dem hiesigen Doom ein paar neue Nuancen zu verpassen und ihn auch deutlich weiterzuentwickeln. Und wenn man die zehn neuen Stücke ins Visier nimmt, die ENDLOS auf dem aktuellen Album veröffentlicht hat, dann hat das Duo aus Niedersachsen in seiner Entwicklung wahrhaftig Quantensprünge vollzogen.
"Im Fallen verlaufen" ist im Großen und Ganzen nämlich ein enorm depressives Album geworden, das sich hin und wieder dem Black Metal stellt, gerne auch mal ein bisschen avantgardistisch tönt, zwischenzeitlich fast schon in seinem flehentlichen Unterton zu ertrinken droht, in seiner Konzeption aber letztendlich nicht mehr oder weniger als grandios ist. Der Sprechgesang als Bindeglied zwischen den vielen instrumentalen Eigenheiten mag sperrig sein, die Mischung aus Pianos, Post-Metal-Arrangements und dezenter Schwarzmetall-Raserei geht nicht auf Anhieb rein, und auch die Themenbereiche, die ENDLOS auf "Im Fallen verlaufen" anschneidet, sind nichts, was man mal eben so verdauen möchte. Doch es dauert nicht lange, bis man bei den beiden Musikern eine ähnliche Genialität im kreativen Prozess beobachtet wie seinerzeit bei NOCTE OBDUCTA und mit Abstrichen SAMSAS TRAUM. Die Band will bewusst anders sein, bleibt dabei aber auch authentisch und zielstrebig und verfolgt ihr von Wahnsinn und Melancholie durchmischtes Konzept mit einer ausgesprochen angenehmen Detailverliebtheit. Selbst wenn man sich manchmal wünscht, der Vulkan würde endlich zum Ausbruch kommen, gibt es an der minimalistischen Vorgehensweise von ENDLOS nichts auszusetzen. Denn trotz vieler nicht gerade easy konsumierbarer Passagen bleibt die Spannung gerade in der zweiten Hälfte von "Im Fallen verlaufen" stets am Siedepunkt. Beachtlich, ja bemerkenswert!
In den vergangenen Jahren hat ENDLOS schon einige Albumprojekte realisiert und sich als Dauerbrenner in der finsteren Musiklandschaft zumindest im Underground eine Basis aufgebaut. Die neue Scheibe ist nun der entscheidende Schritt nach vorne, den das niedersächsische Duo benötigt, um endlich auch flächendeckend wahrgenommen zu werden. Und das wird es hoffentlich schon bald!
Anspieltipps: Tragendes Meer, Spiegelbild, Greifen
http://powermetal.de/review/review-Endlos/Im_Fallen_verlaufen,28598.html
Sort of surprised this didn’t hail from Prophecy, or perhaps even Svart or Eisenwald.
Sorrowful Teutonic affair that incorporates a lot of spoken word (in German, natch), midrange raspy growl-shriek vocals (male) and clean sprechtgesang female vox vaguely reminiscent of Kim Gordon in Sonic Youth over nylon string acoustic guitars that erupt into poorly produced, over-distorted guitar and drum sections.
In other words, it’s a fairly standard Germanic gothic doom cum post-black metal affair, leaning more heavily towards alt rock sensibilities than metal per se, despite all the sturm und drang that erupts every so often.
Fair enough for the style, but lacks the production and polish the average release on any of the aforementioned labels tend to demand of their acts.
Meh…neither good nor bad to any appreciable degree.
Your call.
Endlos aus Niedersachen ist ein Black-/DoomMetal-Duo, welches seit 2012 aktiv ist und nach einigen Demos und EPs nun sein Debüt vorlegt. Ein gesprochenes Intro, welches, ebenso wie die Texte, in Deutsch verfasst ist, eröffnet den Reigen. Zunächst geht es ziemlich schnell zur Sache. Das legt sich aber mit der Zeit. Der Gesang kommt inbrünstig, aber auch gewöhnungsbedürftig, was sowohl an der deutschen Sprache als auch an der Phrasierung an sich liegt. Die Produktion ist dünn und voll Undergound, passt aber gut zur dargebotenen Musik. Die Gitarren klingen hin und wieder auch mal etwas disharmonisch, dies unterstützt aber nur die traurig anmutende Atmosphäre des Albums. Alle zehn Songs halten ein gewisses Niveau und zeigen einen roten Faden, der sich durch das gesamte Album zieht. Unterm Strich ist aufgrund der Trägheit das Album vielleicht etwas zu lang ausgefallen, auch bleibt der Gesang bis zum Schluss etwas gewöhnungsbedürftig, aber wer auf depressiven Black Metal mit deutschem Gesang steht, der kann sich hier ruhig heranwagen.
http://www.crossfire-metal.de/15196-0-ENDLOS-IM-FALLEN-VERLAUFEN.html
La avanzada alemana no se detiene, y aquí presentamos a Endlos, quienes debutan en larga duración con este "Im Fallen Verlaufen", un disco por demás interesante.
El dúo (Jörn Herman y Carsten, este último ya no pertenece al line-up), propone un mix de estilos bastante convincente, en lo que encontramos trozos de black, metal, algo de doom, folk y hasta gothic, todo muy moderno y matizado por voces desgarradas y otras más guturales, las cuales no podían ser más adecuadas para el estilo.
Los temas están muy bien estructurados y no carecen de peso, amén del halo de melancolía que envuelve al disco, merced a pasajes calmos e interludios experimentales.
Hay en "Im Fallen Verlaufen" una saludable intención de hacer las cosas bien y no caer en los clichés del género, y este quizás sea su mayor galardón: el de no sonar igual a ninguna otra banda conocida.
Para finalizar, no me queda más que insistir que traten de conseguir este disco, escúchenlo y saquen sus propias conclusiones.
http://rockarollazine.blogspot.ru/2016/10/endlos-im-fallen-verlaufen-2016-symbol.html
Dopo una serie di uscite minori in quattro anni, nel 2016 gli Endlos riescono a pubblicare il proprio debutto sulla lunga distanza, affidandosi all'accoppiata formata da Symbol Of Domination Productions e Narbentage Produktionen. Il duo tedesco suona un ibrido di Doom Metal e Black Metal dalle tendenze vagamente Depressive e Post-, con qualche tentativo di andare oltre i limiti imposti dai due generi, ma preferendo nel complesso una certa semplicità nelle composizioni.
Come sappiamo, questa scelta è un'arma a doppio taglio e in questo caso non viene sfruttata proprio al meglio. Sia le parti di batteria che i riff delle sei corde non offrono particolari spunti di interesse: le prime, pur dimostrandosi capaci di adattarsi ad accelerazioni e rallentamenti, non regalano momenti degni di nota e spesso si limitano a essere un mero supporto esageratamente elementare e poco personale, rinunciando alla possibilità di dare un qualcosa in più alle tracce; le seconde invece offrono il meglio quando vengono spogliate da ogni distorsione, mentre i passaggi puramente metallici suonano fin troppo statici e poco espressivi, con l'aggravante di subire ripetizioni assolutamente superflue. Tutto ciò finisce però per creare ulteriori problemi: in primis la durata di quasi un'ora non è assolutamente giustificata dai contenuti, la noia arriva talmente in fretta che il tutto suona prolisso all'inverosimile, complice anche una produzione che non riesce a dare risalto alle emozioni racchiuse nella musica; di conseguenza, scorrendo la scaletta, ci si ritrova a trattenersi dal cliccare sul tasto «skip».
Dal canto suo, il basso cerca in qualche modo di donare maggiore varietà come accade in "Spiegelbild" e "Zeitloses Schweigen" e in qualche caso effettivamente migliora i brani, tuttavia chiaramente non è abbastanza. Una piccola nota di merito va invece alle voci, penalizzate dal contesto in cui si trovano ma capaci di alternare vari stili; in particolare è gradevole l'inserimento di urla monocordi dal tono aggressivo che sembrano quasi aggiungere un tocco Thrash in alcuni pezzi, ad esempio in "Frontbericht", che essendo messa in apertura risulta quasi ingannevole; da sottolineare infine la scelta di usare la lingua tedesca sia nelle parti cantate che in quelle di spoken word, con tutti i pregi e i difetti che essa comporta.
In realtà va detto che sono presenti alcuni veri e propri tentativi di variegare la proposta, purtroppo non sempre riusciti: da un lato abbiamo elementi come le tastiere della conclusiva "Greifen" e la bella "Deranged", cantata interamente da una soave voce femminile accompagnata solo da chitarra acustica e batteria; dall'altro ho parecchi dubbi sul fatto che "Das Hässliche - Der Mensch", traccia sfacciatamente Black Metal, a un certo punto diventi sostanzialmente Reggae senza un motivo ben preciso, il che lascia molto perplessi considerando come il resto dell'album suona. Talvolta è anche possibile riscontrare qualche tendenza Punk, specialmente nelle ritmiche, che non appare del tutto sgradevole. In fin dei conti, sembra che il lato più prettamente Metal sia paradossalmente quello maggiormente debole, ma come è ovvio che sia è anche quello più presente; il risultato finisce quindi per assestarsi nella mediocrità, nonostante la volontà di suonare più personale.
La sensazione è che gli Endlos abbiano ancora della strada da fare per riuscire a rendersi interessanti nell'affollatissimo panorama odierno. Al momento riescono a vedere la sufficienza piena solo se presi a piccole dosi; tuttavia, dovendo parlare dell'album nel complesso, gli elementi positivi fanno fatica a scavalcare quelli negativi.
http://www.aristocraziawebzine.com/recensioni/7926-endlos-im-fallen-verlaufen
Endlos is a two piece, black metal band from Germany. The band came into existence back in 2012. Their latest abum ”Im Fallen Verlaufen” was released this year on the 18th of March. Ten tracks await for you here. So let us waste no more time. Let’s press play. There’s a certain degree of epicness throughout this album. Nice melodies can be found here as well as awesome vocals. Yes, great vocals. It’s impressive how emphatically these guys sing. This is strong and atmospheric music. In my opinion they have managed to incorporate the best elements from their influences. They have also shocked me and surprised me at the same time. I certainly did not expect tracks like ”Das Haessliche – Der Mensch”. I’m refering to that reggae-dub part (no, i’m not kidding). But to my surprise, it fits! It’s an awesome track. The next track ”Deranged” is another awesome track as well. Generally this is a really good album. As we have already said so many times in the past here, originality is what matters. And i think that this is the case here. Here is a link where you can also listen to ”Im Fallen Verlaufen”.
https://tzertzelos1.wordpress.com/2016/11/15/endlos-im-fallen-verlaufen/
Álbum de estreia dos alemães Endlos que já têm uma carreira recheada de demos, splits e EPs. Donos de uma sonoridade à qual podemos chamar de black metal letárgico (ou seja, tem ali muito doom pelo meio, tanto que até nos custa de chamar "Im Fallen Verlaufen" de black metal), esta estreia não é muito diferente daquilo que a banda já nos apresentou agora, com um feeling bem próprio do underground, com músicas e, sobretudo, produção a condizer, ou seja, podre. Ainda assim tem pontos de interesse, principalmente pela atmosfera que nos traz e por algumas viradas estilísticas surpreendentes - como a espécie de momento reggae da "Das Hässliche - Der Mensch".
http://radiowom.blogspot.ru/2016/11/endlos-im-fallen-verlaufen-review.html
Die 2012 gegründete niedersächsische Gruppe Endlos hat in der Vergangenheit bereits einige Demos und EPs auf die Welt losgeschickt. Mit dem Album warteten die Jungs allerdings bis zu diesem Jahr. Auf „Im Fallen verlaufen„, dessen Name irgendwo zwischen genial und bescheuert liegen dürfte, finden sich 10 Songs, die zwischen Black, Doom, Punk und Ambient schwanken. Wer da sofort an Fäulnis denken muss, trift zumindest stellenweise voll ins Schwarze.
Bereits beim Intro von „Frontbericht“ muss der geneigte Fan an Fäulnis und Songs wie „MorgenGrauen“ denken, die in ähnlicher Weise mit sich überschlagenden Spoken Words spielen. Im Anschluss machen Endlos allerdings sofort klar, dass sie niemanden kopieren wollen, sondern einfach ihr Ding durchziehen, immerhin liefert der Song mehr Punk und gleichzeitig mehr Black Metal als bei den Hamburger Kollegen. Jeder Song ein anderes Genre, so liefern die Jungs neben klassischem Black Metal („09032013„) und den erwähnten Fäulnis-Zitaten („Spiegelbild„) auch Post-Rock mit weiblichem Klargesang („Deranged„) oder gar ein Piano-Stück („Greifen„). Genauso abwechslungsreich wie die Musik gestalten sich die Vocals, die mal fiese Screams vom Stapel lassen, die gelegentlich in Growls abschweifen, nur um im nächsten Song als Klargesang mit französischem Akzent aufzuwarten, an das man sich erst mal gewöhnen muss. Als Krönung gibt es dann noch Vocals, die irgendwo zwischen Punk, Core und Screams liegen und sich oftmals mit Spoken Word abwechseln, wie man es von Seuches Projekt auch kennt.
Endlos liefern mit „Im Fallen verlaufen“ zwar auf der einen Seite Songs ab, die mal mehr mal weniger stark an die BlackDoomPunkRocke Fäulnis erinnern, wer die Jungs allerdings als Kopie abstempelt, der lässt gut 80% des Albums unter den Tisch fallen auf denen die Niedersachsen ihre ganz eigene Version von Black Metal mit verschiedensten Einflüssen kreuzen und damit nicht nur ein geniales Album sondern auch ihre eigene kleine Nische erschaffen haben. Kaufen, kaufen, kaufen!
https://metalviewer.wordpress.com/2016/11/06/endlos-im-fallen-verlaufen/
Начинается альбом, словно немецкое порно. Ну что поделать-то, раз немецкоязычный полушепот вызывает именно такие ассоциации? Несмотря на все извращенные фантазии, я все же понимаю, что хардкора от данного релиза не ожидается. Или я ошибаюсь? Написано Doom/Black Metal, а в первом треке что-то уж слишком много краста. Может быть, в музыке все же имеется изюминка от немецкого "кинематографа"?
И все же, если слушать далее, то все становится на круги своя. Может, с думовыми тегами ребята и погорячились, а вот пост-блэк-метал в музыке присутствует, причем в огромных количествах. Шум плачущих гитар, неспешные барабанные ритмы и в меру злобное, но страдающее пение вокалиста - пожалуй, это и есть главная составляющая "Im Fallen Verlaufen". Но не надо думать, что все так просто и запущено. Как раз таки все очень интересно и разнообразно. Медленные дисторшиновые переборы часто перетекают в бласт-биты, которые, правда, немного сонные и непродолжительные. Но самым интересным все же являются вокальные партии, а правильнее сказать - вопли и крик. Ну уж очень приятно сочетается немецкий язык с подобной музыкой, что говорить.
Альбом растянут аж на 54 минуты, но воспринимается довольно легко и не напрягающе. Порой, конечно же, можно забыться и погрузиться в сон при прослушивании, но пусть данная составляющая будет больше плюсом, чем минусом.
http://vk.com/wall-99753659_288
Black Metal ist mitunter eines der abgründigsten Genres, die der Metal und Musik im Allgemeinen je hervorgebracht haben. Die meisten hören diesen Stil jedoch vermutlich wegen musikalischer Vorlieben oder aufgrund einer seltsamen Faszination, ähnlich der, die man empfindet, wenn man sich einen besonders unheimlichen Horrorfilm ansieht. Kirchen anzündende, Tiere opfernde Satanisten, die das schwarze Genre aus Glaubensgründen hören, dürften hingegen (glücklicherweise) eine Seltenheit sein. Manche Bands durchbrechen in ihren Texten jedoch diese Distanz, sodass man einen persönlichen Bezug dazu herstellt. ENDLOS ist eine solche Band.
Für die Musik des deutschen Black-Metal-Duos scheinen vor allem Fäulnis Pate gestanden haben – das sollte bereits einiges über ihr Debüt „Im Fallen verlaufen“ verraten. Musikalisch handelt es sich um eine Mischung aus Black und Doom Metal sowie einer Prise Punk Rock, die Texte triefen ekelhaft vor Verbitterung, Selbsthass und -betrug. Ob ENDLOS an die genannte Ausnahmeband herankommen, ist eine nur subjektiv beantwortbare Frage, unabhängig davon muss aber gesagt werden, dass ihre Musik im eigentlichen Sinne bemerkenswert ist. Besonders die Vocals sind unfassbar ausdrucksstark, sie gehen von gramerfüllten Spoken-Word-Passagen wie zu Beginn des Openers „Frontbericht“ über Slayer-artige Shouts („Spiegelbild“) bis hin zu unsagbar diabolischen Screams und Growls („Tragendes Meer“) sowie Geschrei im Stile des Depressive Suicidal Black Metal.
Dies macht die Musik von ENDLOS nicht einfach nur abwechslungsreicher als die vergleichbarer Truppen, sondern verleiht ihr eine geradezu verstörende Authentizität und Intensität. Man höre sich nur an, wie die doch sehr menschlichen Shouts in „Frontbericht“ von den kurzen, teuflischen Screams durchstoßen werden, wie die Stimme im schleppenden, absichtlich monotonen „Spiegelbild“ bis zum Brechen ausgereizt wird oder wie das Gesprochene im tristen, auf das Piano beschränkten Abschlusstrack „Greifen“ in verzweifeltes Schreien übergeht. Heftiger gibt’s das eigentlich nur auf den älteren Alben von Bethlehem zu hören. Einzig die englischen Female-Guest-Vocals im nur mit der Akustikgitarre eingespielten „Deranged“ wirken etwas deplatziert, die angsterfüllten Gastbeiträge in „Quand Vient La Fin“ passen stimmlich schon eher zum Rest des Albums.
Instrumental werden die besungenen Themen entsprechend düster untermalt, so erinnern die Riffs beispielsweise in „Der Mensch – Das Hässliche“ entfernt an Nocte Obducta, während sie in „Zeitloses Schweigen“, das außerdem mit einer tollen Bass-Line beginnt, groovig heavy und später ungewohnt melodisch klingen. Das Tempo wechselt von Song zu Song, jedoch nie als Selbstzweck, sondern stets durch Texte und Stimmung begründet. In Sachen Produktion stehen ENDLOS außerdem zweifelsfrei mit den genannten Referenzbands auf einer Stufe, alles hört sich klar und professionell an.
„Im Fallen verlaufen“ ist also fürwahr eine außergewöhnliche Platte. Man möchte wohl nicht wissen, welche Seelenqualen die dahinterstehenden Künstler erleiden mussten, um ein solches Werk zu erschaffen, aber interessant ist es allemal. Mag sein, dass das nach Fäulnis nicht mehr bahnbrechend ist, aber ENDLOS haben trotz aller Ähnlichkeit definitiv eine eigene musikalische Identität, es wurde also keineswegs nur abgekupfert. Und gerade, dass man die Texte an besonders schlechten Tagen zu einem kleinen Teil nachvollziehen kann, macht das Album so beängstigend lebensnah.
https://www.metal1.info/metal-reviews/endlos-im-fallen-verlaufen/
Il Black non è un genere affine alle contaminazioni, o meglio è difficile fare del Black che resti con una propria identità se si vuole mischiarlo ad altro. Lo stesso dicasi per il Doom. E ai tedeschi Endlos è riuscito l’improbo obiettivo di fondere i due generi e rimanere comunque un gruppo Black e contemporaneamente Doom. Le tracce che compongono l’album (tra l’altro bellissima la copertina) formano un agglomerato molto tirato e pesante, musica nera e marcia propria sia del Black e del Doom. I tempi lenti qui per la verità non ci sono, e si parla di atmosfere funeree più che di musica cimiteriale, ma il mood è essenzialmente Doom. Per contro, l’album è anche Black porca miseria: cantato e chitarre son nerissimi e aggressivi, le tracce sono della giusta lunghezza per colpire l’orecchio con una serie di toccate e fughe belle toste. Insomma, un disco per gli amanti di entrambi i generi… chissà che sia nato un genere nuovo…
http://www.metalhead.it/?p=83652
Out last March 18th 2016 was released ‘Im Fallen Verlaufen‘ by Endlos via Symbol Of Domination Productions and Narbentage Produktionen.
Essentially a black doom metal album, ‘Im Fallen Verlaufen’ is an album aggressive and gloomy where desperate melodies and shrieking vocals give an athmosphere of melancoly and depression.
For fans of the style and other ears curious to the style, the album is appreciable in its entirety.
Endlos is a German duo where they share their talent in ‘Im Fallen Verlauchen.
https://kultur666.com/2016/10/22/im-fallen-verlaufen-by-endlos-a-comment/
After a series of demo and ep releases the German act Endlos is finally ready to bestow upon us their first full-length album entitled ‘Im Fallen Verlaufen’. Endlos is a post-black metal act, but rather than incorporating post rock influences they employ a more hardcore/punk set of infusions. This combined with an understated but present artiness and rebellious attitude instantly transported my mind to their fellow countrymen Fäulnis and Bethlehem. So, although unusual their sound isn’t the epitome of originality. It doesn’t matter much though, because the music contains many raw emotions, decent riffing and song-writing. Enjoyable but quite draining, only for the die-hards among you.
http://www.lordsofmetal.nl/en/reviews/view/id/33126
С 12-го года работает этот умопомрачительный немецкий дуэт. Точнее говоря: J. - Drums, Vocals (с 2012), ex-Nebeltod, Die toten Astronauten, Gedanken // Konsequenz, Traumtod, ex-Morschen и A. - Guitars, Bass (с 2016) ex-Dissouled.
И как оказалось, до сих пор выпускал демки, эпишки, синглы, сплиты, и никак не сподобился до 16-го года выпустить полноформат. Музыкантам виднее, что выпускать - понятно, просто иногда видишь — рубят полноформатами ровно, а другие, как наш сабж, выпускает помельче стафф. Два подхода налицо. Но это все методология, научный подход к изучению металла, его повадок и подходов. А нам сейчас нужно послушать Im Fallen Verlaufen, и сказать пару ласковых. А они то достойны.
Интересно, как на архивах, так и в пресс-релизе издающей конторы заявлено что Endlos играет блак-дум. Это знаете особое настроение, особое состояние. Соответственно - ожидания. Но уверенно скажу, прослушав уже половину компакта — никакого дум блак здесь нет. Вначале я подумал, что это даже треш блэк, было похоже...
Но дальше повалил сложносочиненный (ДЕ)(РЕ)ПРЕССИВ БЛЭК. С ВАРИАЦИЯМИ СОСТОЯНИЙ. Вот это гораздо ближе к истине. Но только - ближе. Думается, группа вначале играла дум-блэк, а сейчас, как она сама призналась в стейтменте: «"Im Fallen verlaufen" shows the transition from the Doom/Black Metal to the more punkish and rancid side." Только не переводите rancid как протухший. Это группа такая панковская была. Может и сейчас есть ))).
И ведь со второй половины, действительно, дуэт начал давать панк-рока в металльной аранжировке. Это выразилось четко в траке 7, где спела в добром панк-настрое приглашенная вокалистка, и не только в вокале, а и в диспозиции... Впрочем, здесь рядом рвал цепь брутальный рычащий вокал основного вокалиста. Но и почетче стали панк принципы наших исполнителей.
А трак 6 вообще мелодичная спокойная компо с чистым женским вокалом, как бы это сделала готик-металлистка.
Кстати, пока не забыл, здесь поют на немецком - вначале — отлично подчеркнута звучанием мизантропическая депрессия. Потом вокалистка спела на французском — но и там отрешенное вполне настроение.
Но панк самочувствие быстро закончилось и опять пошуровал депрессивный и репрессивный блак металл. В данном случае могу квалифицировать, что депрессив направлен острием эмоции внутрь, а репрессив наружу. Инструментальная база работает от депрессива, - длинные медитативные струнные фразы, замороченные на желании ввести в состояние транса... тут же я подметил, что иногда наш дуэт ведет блэк металлический разговор - один с грим войса почти спокойного, а другой отвечает более жестким и раздраженным. Кстати, вокаллер иногда и поет, говорит по-немецки чистым напряженным голосом, получается в итоге не хуже скрима )).
Но мощные теги этого произведения (54 минут длиной) #сложность и #непредсказуемость. Потому что злобарьская тема неожиданно вдруг перейдет в лирическую сцену. А спокойная вокальная линия - в безумную зверскую отработку.
В данном случае музыканты претендуют на особый арт-статус своего произведения, ибо оно нашпиговано различными фишками (вокальными и музыкальными), которые присущи театральной музыкальной постановке. Любители эксперимента и всего нового будут рады. Да впрочем и не только. Потому что представленный депрессивный материал с истерическим вокалом настолько пропитан эмоцией, что становится здесь трендом диска, его основной идеей - мощной и привлекающей внимание.
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